La Puglia come le Maldive: scoperta la prima barriera corallina

La Puglia diventa come le Maldive e l'Australia grazie alla prima barriera corallina scoperta dagli esperti del mestiere, che potranno ammirarla in tutta la sua bellezza e meraviglia. Un patrimonio italiano da proteggere e tutelare.

La Puglia come le Maldive: scoperta la prima barriera corallina

A 50 metri circa da Monopoli, in Puglia è stata scoperta la prima barriera corallina in Italia. Un modello di barriera corallina molto simile a quello delle Maldive e dell’Australia, con alcune caratteristiche che li differenziano. Il modello italiano è in penombra. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa meraviglia della natura.

A dare per prima la notizia della scoperta della barriera corallina in territorio pugliese è La Gazzetta del Mezzogiorno, grazie al Professor Giuseppe Corriero, direttore del Dipartimento di biologia dell’Università di Bari. Vediamo come è fatta questa meraviglia della natura e le sue peculiarità.

Si tratta di una scoperta che capita una sola volta nella vita di un ricercatore. E’ un modello molto simile a quello dei paesi equatoriali, ma si presenta modificata dalle madrepore. Una scoperta sorprendente, in quanto la barriera è sempre stata presente, ma nessuno ci aveva mai fatto caso, come spiega lo stesso Professore Corriero: “Ce l’avevamo davanti agli occhi e non l’abbiamo mai vista. Eppure ha caratteristiche imponenti sia in senso batimetrico sia per spessore, dovuto all’accumulo nel tempo degli scheletri di madrepore”.

Un modello molto simile alla barriera corallina che si trova nelle Maldive e in Australia, ma in Puglia non è illuminata dalla luce, bensì si trova in penombra. Si trova a 50 metri di profondità a due chilometridalla costa. In questo luogo in penombra, le madrepore costruiscono delle strutture in carbonato di calcio dal momento che le alghe non sono presenti.

I colori della barriera sono dati dalle spugne che assumono sfumature dall’arancione al rosso, sino al viola. Nessuno l’ha mai vista proprio perché si trova in un ambiente inesplorato e molto profondo, dove nessuno si è mai addentrato. Grazie ai subacquei dotati di telecamere e fotocamere, questa meraviglia è giunta finalmente alla luce. In seguito a questa scoperta, l’area è ora protetta e sarà meta di tantissimi turisti che non vedono l’ora di poterla ammirare.

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