La lupa di San Salvo che attaccava i passanti è stata catturata

Negli ultimi giorni la lupa aveva attaccato diverse persone nella zona di San Salvo, suscitando preoccupazione tra i residenti. Gli incontri erano diventati sempre più frequenti, mettendo a rischio la sicurezza della comunità locale.

La lupa di San Salvo che attaccava i passanti è stata catturata

La collaborazione tra tutte queste istituzioni è stata fondamentale per risolvere questa situazione delicata e garantire la sicurezza dei cittadini. Ora, con la cattura di questa lupa problematica, sarà possibile svolgere ulteriori analisi genetiche per confermare definitivamente la sua identità e stabilire se sia davvero responsabile delle aggressioni alle persone avvenute in questa zona costiera abruzzese. La cattura della lupa è avvenuta nella notte scorsa nel territorio di contrada Marinelle di San Salvo (Chieti), grazie all’operato esperto dei veterinari e biologi del Parco Nazionale della Maiella.

Questo parco, noto per la sua vasta esperienza nella gestione di situazioni simili in diverse regioni del paese, si occuperà in seguito del trasferimento dell’animale nell’area faunistica di Pretoro (Chieti). L’obiettivo principale di questa cattura era garantire la sicurezza dei cittadini di Vasto e San Salvo, che si trovavano a rischio a causa di questo animale.

La presenza di lupi e cani randagi in questa zona rendeva originariamente difficile stabilire l’origine degli attacchi, ma grazie a mesi di attenta osservazione e monitoraggio è stato possibile confermare definitivamente che il responsabile era un lupo. La collaborazione tra il Parco Nazionale della Maiella, le Guardie Provinciali di Chieti, il Gruppo Carabinieri Forestali del Comando di Chieti e il Comune di Vasto è stata fondamentale per risolvere questa situazione.

Il Comune di Vasto ha segnalato inizialmente la presenza della lupa, portando alla formazione di un tavolo tecnico composto da diverse competenze istituzionali, al fine di affrontare il problema in modo adeguato. La presenza delle Guardie Provinciali di Chieti e del Gruppo Carabinieri Forestali del Comando di Chieti ha garantito un costante monitoraggio della situazione, permettendo di agire tempestivamente per catturare l’animale. Ora, grazie alla collaborazione attiva di tutte queste istituzioni, i cittadini possono sentirsi più sicuri.

Va sottolineato che il Parco Nazionale della Maiella ha un’esperienza di oltre 15 anni nella cattura di lupi e nello sviluppo di buone pratiche per l’interazione tra animali selvatici ed esseri umani. Questo team di esperti si occuperà quindi del trasferimento della lupa in un’area faunistica idonea e autorizzata. La collaborazione tra enti e istituzioni, con un ruolo importante svolto dalla Regione Abruzzo, con competenze specifiche nella gestione faunistica e nella protezione degli animali previsti dalla Direttiva Habitat e dal Dpr 357/97, è stata fondamentale per garantire il successo di questa operazione.

In conclusione, la cattura di questa lupa rappresenta una soluzione importante per gli abitanti dell’area costiera abruzzese compresa tra Vasto e San Salvo. Ora, con ulteriori analisi genetiche, sarà possibile confermare definitivamente l’identità dell’animale e stabilirne il collegamento con quanto testimoniato dagli abitanti. La collaborazione delle diverse istituzioni coinvolte ha dimostrato l’importanza del lavoro di squadra nella gestione di situazioni delicate come queste, garantendo la sicurezza dei cittadini e la protezione della fauna selvatica.

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