Insetti e ragni in forte declino nelle foreste tedesche

Secondo recenti ricerche, il numero di insetti e ragni sta diminuendo notevolmente nelle foreste e nelle praterie di tutta la Germania, da est ad ovest.

Insetti e ragni in forte declino nelle foreste tedesche

Secondo recenti studi naturalistici, condotti da numerosi biologi di diverse università, il numero di insetti e ragni sta diminuendo a vista d’occhio nelle foreste della Germania, da est ad ovest, procurando molti dubbi sul futuro di numerose specie viventi. Gli scienziati hanno descritto i risultati come totalmente allarmanti, affermando che le perdite sono dovute all’agricoltura intensiva ed all’uso di pesticidi ed erbicidi.

L’ultima analisi, pubblicata sulla rivista Nature, conferma che alcune specie di insetti vengono spinte sulla via dell’estinzione giorno dopo giorno a causa delle attività umane. Dai dati raccolti, sta diventando sempre più chiaro che i fattori di declino degli insetti sono legati alle pratiche agricole intensive ma non solo.

Tale declino sta avendo luogo non solo nelle aree a gestione intensiva, ma anche nelle aree protette e questo è un fattore piuttosto allarmante secondo gli studiosi stessi, i quali stanno affrontando già da tempo questo problema ambientale. Molti altri studi condotti negli ultimi anni, hanno dimostrato che singole specie di insetti, come le api, hanno subito un enorme declino, in modo particolare nei Paesi sviluppati come la Germania.

Invece, alcune specie di insetti, come le mosche domestiche e gli scarafaggi, sembrano essere in notevole aumento rispetto ad altre specie più deboli. La perdita di un largo numero di insetti porterebbe conseguenze di vasta portata per interi ecosistemi. Gli insetti costituiscono infatti una fonte di cibo per molti uccelli, anfibi, pipistrelli e rettili, mentre le piante dipendono dagli insetti per l’impollinazione e quindi per la loro diffusione sul territorio circostante.

Tutto è cambiato molto lentamente nel tempo e continuerà inesorabilmente a cambiare, secondo le stime dei biologi – in peggio – purtroppo. Gli studiosi affermano che bisogna tornare a rispettare la natura ed evitare la coltivazione intensiva in determinate aree critiche. Il mondo vegetale come quello animale sono molto cambiati nel corso di alcune decine di anni ed ancora cambieranno.

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