Il problema della mercificazione dei cuccioli provenienti dall’Est

La testimonianza di Viviana sul tema dell'importazione clandestina dei cuccioli di cane provenienti dall'Est Europa. Con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica, segnalando e condividendo agli organi di competenza, per fermare questi traffici illegali.

Il problema della mercificazione dei cuccioli provenienti dall’Est

Un tema molto triste che affligge il mondo animale dei nostri giorni è l’import/export dei cuccioli di cane proveniente dall’Est. Di seguito riportiamo la testimonianza di una ragazza come tante, Viviana, che ha  deciso di raccontare dettagliatamente la sua esperienza sui social relativa “all’allevamento” sito in provincia di Milano.
In data 18/11/17 le viene consegnata una cucciola di bulldog francese da due individui tra cui il figlio dell’allevatrice.

Viviana racconta: “La cucciola appare stanca e spaesata, inappetente, maleodorante e sporca di escrementi vicino alla coda, e oltretutto non è la stessa cucciola di cui mi aveva parlato e postato video e foto su Whatsapp per settimane”. Ma dopo 2 ore la cucciola riesce ad assaggiare qualche crocchetta consigliata dalla signora da cui è stata comprata, e subito dopo presenta due episodi di diarrea.

“La situazione si aggrava molto nella notte” – dice Viviana – “con vari episodi di vomito e diarrea”; per accertarsi della salute della cucciola si reca in una clinica certificata. La cagnolina viene trovata debilitata, disidratata e sofferente e dopo vari test e analisi la diagnosi è terribile: parvovirosi, per la quale era stata in teoria vaccinata.

La cucciola viene subito ricoverata per necessarie e tempestive cure e non può subire spostamenti fino alla clinica nei pressi di Milano per la quale in teoria sono convenzionati. Lo spostamento potrebbe portarla all’aggravarsi o alla morte. Continua Viviana: “La cucciola mi è stata venduta senza ricevuta né contratto, più volte richiesti alla venditrice con la promessa – mai mantenuta – di inviare i documenti via mail”. Ma niente, arrivano variazioni di nome, insulti sui social dopo la sua (ovvia) recensione negativa, il blocco su Whatsapp.

Grazie a questa sua recensione scopre di essere contattata da altri padroni che, come lei, hanno preso un cucciolo da loro e le raccontano che avevano gli stessi sintomi e la stessa diagnosi, solo che un cucciolo è morto poco dopo e l’altro è stato restituito all’allevamento.

Viviana è convinta che tanti altri cuccioli si siano ammalati lì o comunque durante il viaggio dall’Est e che in particolare la sua cucciola gli sia stata consegnata consapevolmente malata di parvovirosi e di giardia perché i due episodi di altri padroni citati prima, sono avvenuti pochi giorni prima della consegna della cucciola, quindi era stata a contatto con loro e ovviamente ha esteso il contagio ad altri cani. Il virus sopravvive 6 mesi almeno negli ambienti e non si possono avere cuccioli dopo un caso simile. 

“Oggi la mia piccola è stata dimessa dalla clinica” – afferma felice Viviana – “Sta incredibilmente guarendo ma ad oggi il conto veterinario e’ a 2.028.00 euro! L’ allevatrice non mi risponde, nega che abbia acquistato il cane da lei”.

Con questa testimonianza si spera di minimizzare questa ignobile pratica di commercio illegale di piccoli cuccioli innocenti. “Sono sollevata di riavere la Mia piccola ma davvero incredula da tutto ciò che è capitato! Segnalate e condividete se potete, e fermiamo i traffici illegali e in precarie condizioni di questi cuccioli!”.

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