Il legame profondo che molti cani sviluppano con i loro proprietari è sempre stato evidente per chiunque abbia avuto la fortuna di condividere la propria vita con uno di questi meravigliosi animali. Ma cosa provano esattamente i cani nei confronti degli esseri umani? E se si scoprisse che l’affetto che lega i cani agli umani non è così diverso da quello che unisce genitori e figli?Secondo uno studio condotto dall’Università di Pisa, i cani sviluppano un modello di attaccamento simile a quello dei bambini verso i loro genitori.
L’attaccamento sicuro è il comportamento più comune tra i cani, che provano moderato stress in caso di separazione involontaria, ma si tranquillizzano una volta che rivedono il loro amato compagno umano. Tuttavia, esistono anche cani con stili di attaccamento insicuri, che manifestano disagio in modi diversi. Queste scoperte sono solo l’inizio di uno studio più approfondito sugli stili di attaccamento tra cani e proprietari, ma potrebbero avere importanti implicazioni per il benessere animale.
Capire meglio il comportamento dei cani potrebbe aiutare a identificare e affrontare disturbi comportamentali in modo più efficace, garantendo una vita più felice e sana per i nostri fedeli amici a quattro zampe. Chiara Mariti è una ricercatrice senior del dipartimento Scienze Veterinarie, specializzata in Etologia e Benessere degli animali d’affezione.
Ha supervisionato Giacomo Riggio, il primo autore dell’articolo, nel corso del suo dottorato e ha contribuito in modo significativo alla ricerca. Grazie al suo impegno e alla qualità del lavoro svolto, la ricerca ha ottenuto il prestigioso Rudy DeMeester Grant 2020, un premio annuale dedicato alla promozione di progetti nel settore dell’etologia clinica veterinaria. Gli altri autori dell’articolo includono il professore Angelo Gazzano e le dottoresse Beatrice Carlone e Borbala Zsilak.
Borbala Zsilak, proveniente dall’Università di Budapest, ha partecipato attivamente alla ricerca durante il suo tirocinio presso l’Università di Pisa. L’apporto di tutti gli autori ha contribuito alla realizzazione di uno studio di grande valore scientifico nel campo del benessere degli animali d’affezione, mettendo in luce importanti risultati che potranno avere un impatto positivo sulla pratica veterinaria.