Il gatto selvatico: il felino "invisibile" che abita le nostre foreste

Un nuovo avvistamento si sarebbe registrato nei boschi della Liguria: il gatto selvatico, il felino "invisibile" che quasi nessuno riesce a incontrare.

Il gatto selvatico: il felino "invisibile" che abita le nostre foreste

Il gatto selvatico è un felino che, con ogni probabilità, nessuno di noi riuscirà mai a vedere. Gli esemplari di questa specie, che in età adulta possono raggiungere i 60-70 centimetri, vivono principalmente nelle foreste dell’Europa Centrale, ma alcuni avvistamenti si sarebbero registrati anche in Italia.

La difficoltà di incontrare il gatto selvatico, la cui pelliccia si presenta tigrata nei colori grigio-fulvo, è da ricercarsi sia nel numero assai ridotto di esemplari, tanto che in tutto lo Stivale se ne contino appena 800, sia nelle sue abitudini particolari. Esso, infatti, ha l’abitudine di vivere rigorosamente da solo su un territorio di diversi chilometri quadrati; inoltre, il gatto, si mostra solamente durante la notte, muovendosi quasi sempre sugli alberi.

Secondo le ricerche effettuate dagli esperti, il gatto selvatico, durante il giorno resterebbe al riparo negli anfratti del terreno o nelle buche del sottobosco; dopo l’ora del tramonto, l’animale uscirebbe dal suo nascondiglio per andare a caccia di piccoli animali come roditori, rane e uccelli. Per merito delle sue incredibili abilità nel salto, e grazie alla sua vista ed al suo udito molto sviluppati, esso si presenta come un cacciatore formidabile. L’unico animale che può avere la meglio sul felino, nel caso riesca a sorprenderlo a terra, è il lupo.

L’unico periodo dell’anno in cui il gatto selvatico incontra i suoi simili sarebbe rappresentato dalla stagione degli amori: durante i primi mesi dell’anno essi si riproducono e dopo due mesi di gestazione, le gatte, danno alla luce da due a cinque cuccioli. I piccoli restano con la mamma fino ai cinque mesi d’età, successivamente ognuno prende la sua strada cercando un nuovo territorio da abitare.

L’indole sfuggente del gatto selvatico rende l’animale un fascinoso enigma per i ricercatori; quel poco che si conosce dello stesso va comunque soppesato, poichè molti esemplari osservati potrebbero essere ibridi: ossia nati dall’accoppiamenti di un esemplare selvatico con uno domestico inselvatichito. Recenti studi hanno dimostrato l’attrazione del gatto verso le piante di valeriana: in questo modo, i ricercatori hanno potuto raccogliere i suoi peli, confermandone la presenza anche sugli Appennini Liguri.

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