Il gatto di casa protegge i neonati dall’asma

Uno studio ha scoperto che il gatto domestico, che vive in una casa dove ci sono dei neonati, aiuta a proteggerli dall'insorgenza di malattie respiratorie come l'asma ed alcune allergie.

Il gatto di casa protegge i neonati dall’asma

Un luogo comune in voga da molti secoli mostra come il gatto domestico costituisca pericolo per i piccoli neonati di casa nostra, soprattutto a causa del folto pelo che copre la stragrande maggioranza del loro corpo. Questo normalmente fa allontanare le neo mamme ed i loro piccoli dai felini da compagnia.
L’esito di una ricerca apparsa sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, una delle eminenti pubblicazioni mediche a livello mondiale, ribalta questa credenza popolare e dimostra che il gatto protegge il neonato colpito dall’asma dalla insorgenza dei sintomi e tutti i piccoli in generale dalla comparsa di allergie e di malattie respiratorie.

Lo studio è stato condotto, sviluppato e concluso presso l’Università di Copenaghen da Jakob Stokholm e coordinato da Hans Bisgaard. Il professore danese ha eseguito delle prove con il suo team ponendo dei gatti nelle vicinanze dei neonati, anche nella culla, ben 377 piccoli che hanno fatto da inconsapevoli “cavie” di questa innovativa ricerca medica.
La stragrande maggioranza di questi piccoli ha ottenuto, nel corso dello svolgimento di questo studio, dei benefici dal contatto con il pelo dei gatti e con altri parte organiche:

Il pelo del gatto contiene abbastanza allergendi sufficienti per far “apprendere” al corpo del neonato su come difendersi da determinate sostanze allergiche e da alcuni batteri, escludendo la possibilità di far ammalare questi bambini.

Maggiore è la vicinanza del gatto al neonato, minore è la possibilità che questo possa subire una crisi asmatica qualora il bambino soffra di questa malattia. Questo studio quindi promuove a pieni voti la presenza di un gatto domestico in quelle case dove sono presenti dei nascituri e dei lattanti. La protezione riguarda anche malattie come la polmonite e la bronchiolite.

Anche la presenza di un cane aiuta i piccoli entro un anno di vita a “vaccinarsi” in modo naturale dalle malattie respiratorie, ma non con lo stesso impatto netto che hanno invece i gatti. Lo studio, quando tira le conclusioni, consiglia quindi la presenza di un gatto vicino ai piccoli, rimuove ogni credenza popolare precedente e promuove questo genere di “cure naturali” rispetto al ricorso a medicinali non adatti alla costituzione dei bimbi in tenera età.

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