Il fiuto dei cani molecolari ha permesso la scoperta di tombe archeologiche di 3000 anni fa

Il potente olfatto dei cani è stato utilizzato per ritrovare alcune tombe che risalgono a quasi tremila anni fa.

Il fiuto dei cani molecolari ha permesso la scoperta di tombe archeologiche di 3000 anni fa

Le abilità olfattive dei cani molecolari sono state fondamentali per gli archeologi per scovare delle tombe risalenti a 3000 anni fa. Si tratta di tombe risalenti all’età del ferro e sono state ritrovate in una fortezza sulla collina tra le montagne Velebit, lungo la costa adriatica, in Croazia.

Quanto accaduto è la dimostrazione che anche in ambito di ricerche storiche i cani possono tornare utili per scoprire cose che altrimenti sarebbero state impossibili da rintracciare. Usare gli amici a quattro zampe rappresenta un metodo molto meno “distruttivo” rispetto ai metodi tradizionali, con percentuali di successo molto più alte, in quanto il naso dei cani molto difficilmente può sbagliare.

Alcuni professori che hanno preso parte alla ricerca hanno spiegato di aver già scoperto in passato delle vere e proprie necropoli risalenti all’ottavo secolo Avanti Cristo. Tuttavia, poiché gli strumenti degli archeologi sembravano essere particolarmente limitanti, è scattata l’idea di provare a contattare un addestratore di cani. Il ritrovamento è stato pubblicato in tutti i suoi dettagli sulla rivista Journal of Archaeological Method and Theory.

L’addestratore non aveva mai usato i suoi animali per questi scopi; di solito li utilizzava per ritrovare i cadaveri nelle indagini della polizia scientifica. Sono stati utilizzati due cani, ognuno inviato in maniera anonima rispetto all’altro. La cosa interessante è che il terreno, i corpi e gli oggetti “legati” alle tombe sono stati portati via: con il tempo, il vento e la pioggia hanno cambiato la topografia del terreno.

Tuttavia esistono delle rocce porose intorno al campo che hanno assorbito gli odori legati alla decomposizione. In tutto sono state ritrovate ben sei tombe. L’unica limitazione di questo metodo potrebbero essere i fondi necessari all’operazione: il costo per l’utilizzo dei cani è particolarmente elevato e alcuni gruppi archeologici, non particolarmente ricchi, potrebbero dover rinunciare per questo motivo ad approfondire determinate scoperte.

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