Il cane "intelligente" Chaser ci ha lasciato: era l’unico a comprendere più di mille parole

Il cane Chaser era l'unico al mondo che riusciva a comprendere più di mille parole diverse del vocabolario degli esseri umani. La sua morte ci permette di ricordare lui e la sua storia.

Il cane "intelligente" Chaser ci ha lasciato: era l’unico a comprendere più di mille parole

Il cane Chaser, una Border Collie di età avanzata, di proprietà del signor John Pilley, ci ha lasciato. La scomparsa della cagnolina è avvenuta pochi mesi dopo quella del suo amato proprietario, che si è spento all’età di 89 anni. Non è la storia di grande affetto e fedeltà tra i due a fare notizia, però, quanto la peculiarità che ha sempre contraddistinto questa cagnolina.

Chaser è stato l’unico esemplare canino riconosciuto e certificato al mondo in grado di riconoscere più di mille parole del vocabolario degli esseri umani, per la precisione 1.022. Per questo nella Carolina del Sud (Stati Uniti) ed in tutto il Paese a stelle e strisce, Chaser era anche più nota e conosciuta come la “cagnolina intelligente”, capace di andare ben oltre a riconoscere semplici richiami sonori.

Una volta andato in pensione, dopo una vita dedita al lavoro di psichiatra, il signor John Pilley ha cercato di studiare approfonditamente il linguaggio canino; per farlo ha adottato un sistema unico che va al di là del “gioco a premi”, un vero e proprio sistema di insegnamento che collegava vari oggetti ad una parola ben precisa.

L’impegno del signor Pilley è stato estremo: cinque ore al giorno, per tre anni consecutivi, ha cercato di far imparare a Chaser una specifica parola legandola ad un oggetto. John ha utilizzato 800 giocattoli di stoffa, 116 palline e 26 frisbee. Mostrando un oggetto alla cagnolina, l’uomo ripeteva per quaranta volte la parola da insegnare alla sua amica a quattro zampe e successivamente le chiedeva di recuperare quel pezzo specifico.

La figlia, che si è occupata di Chaser negli ultimi mesi, prima della morte nei giorni scorsi, ha raccontato che il padre utilizzava un sistema unico, entrando in un “territorio inesplorato” che gli studiosi veterinari e di etologia non avevano mai utilizzato. Lei e la sua famiglia erano tutti affettuosamente legati a Chaser ed erano fieri del fatto che fosse un cane così speciale; infatti ora, secondo le sue parole, ne sentiranno molto la mancanza.

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