Gli squali stanno scomparendo a causa della pesca senza controllo

Gli squali sono oramai una specie a rischio di estinzione a causa della pesca senza controllo. A documentare una delle tante stragi degli squali una sub sulle coste del Mar Arabico.

Gli squali stanno scomparendo a causa della pesca senza controllo

La caccia allo squalo oramai non ha più limite. È stato stimato che l’uomo, ogni anno, uccide circa tra i 90 e 100 milioni di esemplari. Attualmente delle 400 specie esistenti, quasi la metà è a rischio di estinzione. Infatti in molti mari o oceani dove prima era molto facile imbattersi in uno squalo ora è quasi impossibile avvistarne uno.

Nonostante siano in vigore alcune leggi che tutelano questa specie, gli squali continuano ad essere uccisi nei modi più svariati e alcune volte persino in maniera crudele. Una delle pratiche più crudeli è lo shark finning, ovvero lo spinnamento; tale pratica prevede il taglio della pinna quando l’animale è ancora vivo. Altra pratica che sta sterminando la specie è la pesca intensiva, dove gli squali vengono tirati in barca in grosse quantità ogni singolo giorno.

Un istruttrice di sub, Daniela Bacchetta, qualche settimana fa ha documentato attraverso un video proprio la pesca intensiva che avviene sulle coste del Mar Arabico, per la precisione sulle coste di Oman, a Mirabat. Nel video girato dall’istruttrice si vede un pontile con tanti esemplari di squali, oramai senza vita, distesi sul pavimento con pescatori che continuano a scaricare altri esemplari, in una catena che sembra non aver fine.

Daniela ha raccontato che alla vista di quello che stava accadendo si è sentita molto rattristata, tanto da tornare più giorni sempre sullo stesso pontile con la speranza di una visione diversa, ma purtroppo ogn giorno la scena era sempre la stessa. Un giorno il suo compagno ha visto caricare tutti quegli squali su dei camion e la destinazione pare fosse Dubai.

Le imbarcazioni utilizzate per questo tipo di pesca non sono molto grandi, circa 7-8 metri, ma riescono comunque a trasportare grosse quantità di squali. L’istruttrice racconta che un giorno ha contato più o meno 50 barche in mare, tutte cariche di squali, con due celle frigorifero, una sottocoperta e una sopra. Tutte pronte a scaricare il bottino e ad attenderli sul pontile c’erano anche dei bambini col cellulare in mano pronti a filmare.

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