Da diversi giorni i media di tutta Italia stanno diffondendo una notizia che parla di un gabbiano che a Capodimonte, una zona di Napoli, avrebbe afferrato un cagnolino di razza Pinscher e lo avrebbe portato via con sè. Questi i fatti raccontati dai media. Una signora si trovava all’interno del parco del bosco dei giardini di Capodimonte e aveva con sè il suo cagnolino Pinscher, che ha quindi deciso di sciogliere dal guinzaglio per lasciarlo libero.
All’improvviso un gabbiano sarebbe piombato sulla povera bestiolina, sollevandola e portandola via sotto gli occhi esterrefatti della padrona. Da allora il cane non è stato più ritrovato. La notizia è abbastanza inquietante ma ha sollevato i dubbi degli esperti, in particolare dell’ornitologo Maurizio Fraissinet, che ha spiegato ai media come sia abbastanza improbabile che un gabbiano porti via un cagnolino, anche se Pinscher.
L’ornitologo parla di fake news
La notizia del gabbiano che ha portato via il cagnolino è stata diffusa anche da un consigliere della III Municipalità Stella – San Carlo all’Arena, che avrebbe confermato la veridicità della notizia visto che ci sarebbero stati anche dei testimoni oculari. Per Maurizio Frissinet la notizia sembra avere l’aria di una bufala.
Lo studioso ha una lunga carriera alle spalle, è stato membro del Consiglio Nazionale del WWF Italia, membro del Comitato scientifico di Legambiente, oltre che collaboratore della LIPU. “Il gabbiano ha le zampe palmate, per poter catturare un mammifero e poterlo trasportare in volo ci vogliono gli uccelli rapaci che sono dotati di artigli. Questi uccelli arrivando a contatto con il mammifero usano gli artigli che sono come dei pugnali che entrano nella carne della preda, poi la sollevano e con il becco la portano via. Il gabbiano invece può soltanto uccidere col becco, non ha altre armi” – queste le parole che Fraissinet ha lasciato al quotidiano Vesuvio Live.
Secondo l’esperto se il gabbiano avesse voluto avere come pasto propri il Pinscher, lo avrebbe ucciso sul posto con il becco e magari portato da mangiare ai suoi piccoli, qualora gli avesse avuti o ad altri esemplari. Fraissinet ha spiegato che non si sono mai registrati eventi di questo tipo e che se vero quello di Napoli sarebbe il primo al mondo.
Per l’esperto “di queste bufale sono anni che ce ne sono: come le vipere lanciate col paracadute, il gatto che provoca gli incendi sul Vesuvio perché ha la coda che brucia, l’aquila reale che mangia i bambini“ – questa l’amara conclusione di Fraissinet, secondo il quale gli scienziati seri dovrebbero dare poco credito a questa notizia.