Enzo Salvi disperato, il suo labrador Peggy ricoverato per avvelenamento

Il noto attore Enzo Slavi ha aggiornato tutti i suoi fan sulle condizioni di salute del suo labrador. Purtroppo è incappato in una brutta disavventura: ecco come sta ora.

Enzo Salvi disperato, il suo labrador Peggy ricoverato per avvelenamento

Chiunque abbia mai avuto in casa un animale domestico può ben comprendere cosa si prova a ritrovarlo all’improvviso in pericolo di vita. Ad affrontare questo dramma è Enzo Salvi, noto attore comico, celebre soprattutto per i tanti cinepanettoni targati Boldi e De Sica. 

Con il cuore in mano ed in preda ancora ad un grande spavento, l’attore ha confessato di essere incappato in questa brutta disavventura. Il suo cane Labrador è stato vittima di un avvelenamento, perciò si troverebbe ancora in gravi condizioni di salute. L’attore ha voluto mettere in luce questo vergognoso fenomeno: ecco cosa ha dichiarato.

Le parole dell’attore

Il suo dolcissimo labrador Peggy, starebbe ancora lottando tra la vita e la morte. In un video molto toccante pubblicato sui social, il noto comico ha aggiornato tutti i suoi seguaci delle condizioni della sua fedele amica a quattro zampe. “Amici miei oggi è il terzo giorno che la mia amata Peggy è ricoverata per avvelenamento. Sono tre giorni che sta lottando per non lasciarmi, affidata nelle mani del mio amico dottore Paolo Selleri”, ha detto Salvi con le lacrime agli occhi.

Il comico non si capacita di come ci siano ancora al mondo delle persone capaci di atti così crudeli: “Però una cosa la devo dire a te che mi stai guardando grande pezzo di mer**, che hai cosparso sul prato sostanze velenose, ti auguro che Dio ti possa convocare quanto prima. Perché se tu non sopporti i nostri figli pelosi, noi di esseri come te ne possiamo fare a meno”.

Purtroppo Peggy non è ancora fuori pericolo, sta lottando per tornare dal suo amato padrone, ancora disperato e sotto choc per quanto accaduto. E’ molto probabile che abbia ingerito una di quelle sostanze velenose che vengono cosparse sui prati e quindi poi ingerite dai poveri animali incosapevoli

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