Nella mattina di lunedì 11 aprile 2016, la lega italiana per la difesa degli animali è intervenuta, su richiesta del Corpo Forestale dello Stato, per verificare le condizioni precarie di alcuni animali che si trovavano in un’area agricola di pertinenza di un’azienda che opera nello stesso settore a Molteno (provincia di Lecco): l’azienda era già conosciuta per altre segnalazioni ed ispezioni eseguite in passato e che avevano portato al sequestro di altri animali.
Nell’azienda, in particolare, sono stati trovati due cani denutriti ed in uno stato di abbandono, legati ad un palo con una corda: sono subiti intervenuti i volontari della lega italiana per la difesa degli animali, i quali hanno liberato i due poveri cani e li hanno prontamente nutriti. Entrambi gli esemplari sono di pastore bergamasco, sono di taglia media e di buon carattere; sono spaventati ed in difficoltà, meritano di ricevere molto affetto.
Sulla questione è intervenuta la presidente della lega italiana per la difesa degli animali, la deputata Michela Vittoria Brambilla, che ha tenuto a ringraziare il pronto intervento del Corpo Forestale e dei volontari dell’associazione, che si sono dedicati a questa operazione con molta sensibilità e prontezza rispetto alle segnalazioni ricevute. La stessa Brambilla lancia un appello a tutti i lecchesi affinchè si prendano cura e diano una nuova vita ai due cani.
I due cani se la sono vista brutta, perchè uno di essi aveva la catena tutta attorcigliata su se stessa perchè era priva dell’anello di scorrimento e, in questo modo, il cane non poteva più raggiungere la propria cuccia; l’altro si trovava legato ad un rimorchio che trasportava pannelli di eternit. Il proprietario si è assunto le proprie responsabilità e, sentendosi colpevole nella circostanza, ha consegnato i cani ai volontari dell’associazione per prendersene cura.
Ora i due esemplari di pastore bergamasco attendono con impazienza le risposte dei lecchesi e degli abitanti delle province vicine affinchè vengano adottati e possano finalmente trascorrere un’esistenza più serena.
Per fortuna esistono anche storie di uomini che, invece, amano gli animali al punto da dare una seconda possibilità anche ai cani disabili, come Camillo.