Donna multata per aver soccorso un gatto

L'Italia vive di paradossi, che coinvolgono persino il mondo degli animali domestici: una donna è stata multata dal comune di Lecce solo per aver aiutato un gatto in difficoltà.

Donna multata per aver soccorso un gatto

L’Italia vive di paradossi in ogni ambito della società, compreso quello che riguarda gli animali domestici: infatti anche un gesto molto innocente ed altruista può diventare oggetto di discussioni, se non di infrazioni della legge, se interpretato in un certo modo. È accaduto ad una donna residente a Lecce.

La signora stava camminando per le vie del capoluogo salentino, quando ha notato in mezzo alla strada un gatto randagio steso a terra, probabilmente investito da un’auto in corsa. Il piccolo quadrupede aveva bisogno di aiuto e la donna si è portata subito in mezzo al nastro d’asfalto, raccogliendo il povero gatto e portandolo al sicuro.

Il Nucleo ambientale comunale, nella fattispecie dei propri agenti, ha annotato la situazione e non ha perso tempo a redarguire la signora, per la quale è scattata un’infrazione in base ad un’ordinanza comunale secondo la quale solo ed esclusivamente le forze dell’ordine e di polizia comunale possono raccogliere e trasportare animali randagi, anche in grave stato di difficoltà.

Il consigliere comunale di Lecce, Gaetano Messuti, ha portato al centro del dibattito questo fatto incredibile: “Con un accordo Stato – Regione si impone che gli animali rilevati sul territorio debbano essere microcippati, normativa giusta e legittima in tutela degli animali, ma a Lecce si è voluto andare oltre, emanando un’ordinanza con la quale si impone il divieto di prendere gli animali, anche in forte stato di necessità, interpretando sempre secondo un principio militarista l’appiglio nazionale“.

E così, invece che ricevere complimenti ed una lode, la donna ha visto comminarsi una multa da ben 166,66 euro, a causa della ferrea e rigida interpretazione di questa obsoleta ordinanza comunale. Gli agenti municipali, insomma, non le hanno lasciato scampo.

In fin dei conti il Comune, i consiglieri e gli assessori hanno tutti stigmatizzato il comportamento degli agenti per l’applicazione agli estremi della legge, ma nessuno ha fatto in modo di annullare la sanzione alla donna; come viene sottolineato da tutti a Lecce, autorità comprese, il gesto è stato sicuramente benevolo e senza secondi fini e questi comportamenti dovrebbero essere premiati anziché sanzionati.

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