La lettera di spiegazioni che i volontari di un canile messicano hanno trovato insieme ad un cane abbandonato ha fatto il giro del mondo, diventando virale e generando tantissime richieste di adozione. La storia inizia con un cane abbandonato davanti ad un canile, una scena che purtroppo non ha di per sé carattere di eccezionalità tale da fare notizia.
Quello che rende questa vicenda degna di nota è la lettera, scritta a mano dal padrone dodicenne del cucciolo, che spiega il motivo per cui il bambino si è trovato costretto a lasciare andare il suo amato cane. Lo scorso 13 febbraio i volontari del Refugio Xollin di Michoacan hanno trovato insieme ad un cucciolo di Pitbull una nota che esordiva dicendo: “Il mio nome è Andrés ed ho 12 anni. Io e mia mamma abbiamo deciso di lasciare il mio cane nelle vostre mani, di nasconderlo da mio padre perché sta pensando di venderlo. Però lo maltratta e e lo prende a calci“.
La nota, che il canile ha pubblicato su Facebook insieme ad alcune foto del cucciolo, prosegue spiegando che un giorno il padre di Andrés ha preso a calci il cane “così forte da ferirgli la coda“. Il bambino si augura che il canile possa aiutare il cucciolo e prendersi cura di lui e conclude la lettera scrivendo: “Gli ho lasciato un peluche, in modo che non si dimentichi di me“.
Dalla pubblicazione del post, la storia è diventata virale ed è stata condivisa in tutto il mondo, portando a più di 300 richieste di adozione per il cucciolo, provenienti da tutto il Paese. Il canile non ha ancora preso una decisione sul nuovo proprietario di Rene, questo il nome scelto dai volontari per il cucciolo, ma lo hanno nel frattempo sverminato e fatto visitare da un veterinario.
In attesa di una decisione per la famiglia che accoglierà Rene, il canile ricorda che ci sono oltre 120 cani nella loro struttura in attesa di adozione, nella speranza che la visibilità ottenuta con la storia del piccolo Pitbull possa portare ad un lieto fine e ad una nuova famiglia anche per altri animali.