Crudele fine di un cane: ucciso con proiettili al sale

Un cane è stato ucciso a colpi di proiettili di sale sull'Appennino riminese, probabilmente per un regolamento di conti. Il modo con cui l'animale è stato ucciso è estremamente barbaro ed è stato scoperto solo dopo le radiografie.

Crudele fine di un cane: ucciso con proiettili al sale

Nella zona dell’Appennino riminese questo caso è ormai noto come il “giallo di Pennabilli”, dal nome del paese in cui, nelle sue campagne, è stato ucciso un Border Collie di sette anni di età. Durante una delle sue passeggiate del mattino, il cane è tornato a casa con dei segni di maltrattamento evidenti sul corpo: i padroni dell’animale non erano presenti.

I vicini, però, erano anch’essi molto affezionati a quel pacifico animale e lo hanno accompagnato subito da un veterinario a Novafeltria, il medico ha applicato sul povero cane tutte le cure possibili, ma la mattina successiva muore e la sua vita finisce nel peggiore dei modi, soffrendo per le numerose ferite. Sono le radiografie riprodotte sul suo cadavere a mostrare la realtà.

Il Border Collie è stato colpito da due pallini di piombo, di vecchia fattura ed arrugginiti, più da una scarica di proiettili di sale, grani di cloruro di sodio sparati dallo stesso fucile come dei piccoli pallini in grado di strisciare e tagliare con forza la pelle dell’animale. I carabinieri che stanno indagando sull’accaduto hanno registrato il fatto come una vera e propria esecuzione.

Gli stessi uomini delle forze dell’ordine hanno pensato ad una vendetta e ad un regolamento di conti; il proprietario, che ha denunciato l’accaduto, ha in mente ed ha riferito agli stessi Carabinieri chi possa essere la persona che abbia compiuto questo atroce gesto. Le indagini si sono mosse ed hanno compiuto i loro passi fondamentali, in attesa di trovare elementi concreti che possano incastrare questo personaggio.

Mentre sono molte le persone che sono state interrogate riguardo l’accaduto, resta da comprendere il perché di un gesto così crudele nei confronti di un esemplare così pacifico e tranquillo. Con la consapevolezza che il colpevole è comunque un’abitante del posto, il giallo di Pennabilli per ora rimane ancora irrisolto e le conclusioni dei Carabinieri avranno bisogno di tempo per trovare il loro compimento.

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