Coronavirus, positiva una tigre dello zoo di New York

Affetta da tosse secca e scarso appetito, la tigre dello zoo del Bronx sarebbe stata contagiata da un guardiano asintomatico della struttura. Per quanto è dato sapere, sarebbe il primo caso di contagio animale registrato negli Stati Uniti.

Coronavirus, positiva una tigre dello zoo di New York

Una tigre dello zoo del Bronx, a New York, è risultata positiva al test per il Covid-19. A diffondere la notizia sono stati i media statunitensi, dopo la conferma arrivata dagli stessi responsabili del giardino zoologico. Stando a quanto reso noto, l’animale infettato è una tigre malese di 4 anni di nome Nadia. Al momento i sintomi più evidenti della malattia sono la tosse secca continua e la mancanza di appetito.

In ragione di quelle che sono le sue attuali condizioni di salute, gli operatori hanno deciso di tenere sotto controllo la sorella Azul, due tigri dell’Amur e tre leoni africani che presentano sintomi del tutto analoghi. Dallo zoo hanno fatto sapere che monitoreranno costantemente la loro salute, condividendo i risultati delle loro osservazioni con le altre strutture sia nazionali che internazionali.

Tutto ciò permetterà di aumentare la comprensione acquisita a livello mondiale sul virus, che tuttora continua ad imperversare sia in Europa che negli Stati Uniti. Rimane infatti alto l’interesse e l’apprensione per il decorso di una malattia, che a quanto pare è arrivata a registrare il primo caso di contagio animale negli Stati Uniti.

Per fugare ogni dubbio, il risultato dell’esame è stato altresì confermato dall’USDA’s National Veterinary Services Laboratory dello Iowa. Al momento non è chiaro come il felino abbia contratto il virus. L’ipotesi più accreditata riportata dal Washington Post, è che lo abbia contratto da un inserviente asintomatico del giardino zoologico.

Sul punto è opportuno precisare che lo zoo in questione, così come tutte le altre strutture analoghe cittadine, sono state chiuse al pubblico fin dallo scorso 16 marzo. In un loro comunicato, si è però voluto ribadire che la salute di questi grandi felini non desterebbe preoccupazioni. Come precisato, “sebbene il loro appetito sia diminuito, stanno bene grazie alle cure veterinarie e sono vivaci, vigili e interattivi con le loro guardie”.

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