Da qualche giorno, sulle principali piattaforme social come Whatsapp e Facebook, è apparsa una catena che invita tutti coloro che la leggono ad inviare una foto del proprio cane, al fine di denunciare i presunti abbandoni dovuti al Coronavirus. La notizia, che ha fatto leva sul buon cuore degli amanti degli animali, però, risulta fortunatamente falsa: nessun aumento di cani randagi, per ora.
I messaggi condivisi sui social promuovono una challenge, denominata #iononticontagio, iniziano con il testo: “Postate una foto del vostro amico peloso e scrivete #iononticontagio, non mi abbandonare”; infatti, sia l’Oms che il Ministero della Salute, hanno spiegato che non esiste alcuna correlazione tra animali domestici e diffusione del virus.
A dimostrare la fake news è stato il Secolo XIX che, interrogando i responsabili di diversi canili italiani ed incrociando i dati con quelli messi a disposizione dalla Lav, non ha evidenziato nessun’aumento degli abbandoni. La notizia legata a questo fenomeno si è diffusa inizialmente a partire da un fatto di cronaca: il caso del cane di Hong Kong e della sua positività al tampone per riscontrare il Coronavirus. La voce, quindi, si è ingigantita arrivando ad essere diffusa anche da fonti considerate attendibili.
La nota diffusa da alcuni giornali parla di “duemila cani abbandonati a causa del Coronavirus, con una media di cento casi al giorno“. Il messaggio di paura è arrivato addirittura al capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli; lo stesso aveva affermato: “Lancio un appello: dopo aver ricevuto segnalazioni di diversi casi vi chiedo di non abbandonare gli animali domestici”.
Gli animali, come spiegato dal medico veterinario Vincenzo Trovato, possono veicolare il virus solo se sono stati a contatto con persone già malate di Covid19, al pari di una borsa o una maniglia e quindi con bassissime probabilità. “È ovvio che come l’uomo protegge la sua persona con buone prassi di igiene anche gli animali dovrebbero essere sottoposti ad una maggiore attenzione“, conclude lo specialista, evidenziando che al momento non ci sono riscontri scientifici che provino che gli animali da compagnia possano trasmettere il Coronavirus.