Condanne esemplari per un cane gettato dal finestrino e poi soppresso

Condanne esemplari per l'uomo che gettò il proprio cane dal finestrino della sua vettura e per il veterinario che successivamente lo soppresse: la sentenza del tribunale di Rovigo non ha lasciato scampo agli autori di questo supplizio.

Condanne esemplari per un cane gettato dal finestrino e poi soppresso

Nel febbraio del 2015 gli amanti dei cani e degli animali della provincia di Rovigo furono scossi da un fatto che fece molto discutere: un uomo di 89 anni, credendo di non essere visto, prese il proprio cane mentre la sua auto era in movimento e lo gettò fuori dal finestrino, facendolo impattare con l’asfalto e riducendolo così in precarie condizioni di salute.

In realtà il gesto fu visto da una donna di passaggio, che si fermo e notò subito che quel povero animale aveva sul corpo diverse ferite, ma fortunatamente era ancora vivo ed in grado di nutrirsi, per quanto diffidente e non avvicinabile. Per quattro giorni, dunque, la donna gli portò acqua e cibo a bordo strada, dove il cane era rimasto, allo scopo di conquistarne la fiducia; quando l’animale ferito entrò in confidenza con la signora, lei riuscì a portarlo dal veterinario.

Grazie al microchip si potè risalire al proprietario, un signore residente a Ceregnano. L’uomo venne chiamato ed il veterinario, non essendo appieno a conoscenza della situazione, consegnò il quattrozampe a quello che risultava essere il suo legittimo proprietario, il quale, in seguito, contattò un altro veterinario di 58 anni e fece sopprimere immediatamente il cane.

La causa e le condanne

La storia, grazie alla testimonianza della signora benefattrice, del primo veterinario in buona fede e di altre persone, finì in tribunale: mentre gli avvocati della difesa hanno chiesto l’assoluzione piena dell’anziano e del medico veterinario responsabile della soppressione, l’accusa ha chiesto la condanna.

Il tribunale di Rovigo, mercoledì, ha sposato quest’ultima tesi ed ha condannato in modo esemplare i responsabili della morte del cane: un anno e due mesi per l’89enne ed un anno di reclusione per il medico degli animali, entrambe condanne inflitte per maltrattamento ed uccisione di animale, sentenza che ha soddisfatto la parte civile e le associazioni animaliste che hanno seguito questa triste vicenda giudiziaria.

È stata disposta la sospensione della pena per i due uomini, ma subordinata al pagamento delle spese legali, le quali ammontano rispettivamente a 3.500 euro e 2.120 euro; in caso contrario l’uomo ed il veterinario dovrebbero accettare il carcere o ricorrere in appello. Nei prossimi giorni si verrà a conoscenza del proseguio della vicenda e della linea difensiva degli avvocati dei condannati.

Continua a leggere su Fidelity News