C’è pure il gatto diplomatico: è all’ambasciata inglese in Giordania

Un gatto che era un randagio è diventato all'improvviso un "diplomatico": lavora a modo suo nell'ambasciata del Regno Unito in Giordania, ad Amman. Scopriamo come opera il gatto ambasciatore.

C’è pure il gatto diplomatico: è all’ambasciata inglese in Giordania

Gli impiegati e gli addetti all’ambasciata del Regno Unito in Giordania, con sede nella capitale Amman, hanno trovato nelle strade vicino alla loro sede di lavoro un bel gatto dal pelo chiazzato a macchie bianche e nere che non aveva un padrone; gli impiegati dell’amabasciata inglese, dopo giorni che si aggirava dalle loro parti, lo hanno preso e lo hanno portato all’interno della sede diplomatica.

Il “diplogatto“, così è stato soprannominato. è entrato in ambasciata ed il gruppo di lavoro diplomatico non ha lasciato scampo al micio: il gatto non poteva risiedere all’interno di una sede così prestigiosa senza lavorare, così lo hanno messo sotto le dipendenze di un suo superiore che opera a Londra per conto della Regina stessa; il suo capo è Palmerston e su Twitter ha 57 mila followers.

Palmerston non è però un essere umano, bensì un gatto: è il cacciatore di topi ufficiale dell’intero edificio del Ministero degli Esteri a Londra, la sede che fa a capo a tutte le ambasciate. Il gatto ha risposto “signorsì” (miagolando) al suo superiore ed è stato insignito di una medaglia con l’Union Jack, la bandiera del Regno Unito, e si è messo a svolgere subito il suo impiego da cacciatore di topi nell’ambasciata.

Tutto questo lavoro non potrebbe essere premiato e remunerato se il gatto Palmerston non avesse riscontri del lavoro del suo omologo nell’ambasciata di Giordania: così il gatto bianco e nero, come un buon impiegato, invia via Internet i report e le fotografie del suo operato.

Il gatto doveva anche trovare un nome: ecco che gli impiegati ed i diplomatici lo hanno chiamato “Lawrence of Abdoun”: Lawrence è in onore del colonnello inglese Thomas Edward Lawrence, da tutti conosciuto come “Lawrence d’Arabia”, mentre Abdoun è il nome della via in cui è stato ritrovato il gatto dal pelo bianco e nero.

Anche Lawrence of Abdoun ha trovato il proprio spazio su Twitter e la sua pagina con le sue fotografie della vita di tutti i giorni all’interno dell’ambasciata ad Amman hanno trovato già il benestare di 3.000 follower, destinati solo a crescere.

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