Cassano allo Ionio: cane sparato, picchiato e preso a sassate

Mario, il cane randagio che è stato sparato, picchiato e preso a sassate, è salvo grazie all'intervento dell'associazione SalvaZampa Onlus di Cassano allo Ionio.

Cassano allo Ionio: cane sparato, picchiato e preso a sassate

“Sparato, picchiato e preso a sassate”, è questo il grido scioccante e di denuncia dell’associazione SalvaZampe Onlus di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, che è riuscita miracolosamente a salvare un innocuo cane randagio battezzato “Mario”, ridotto quasi in fin di vita nel territorio di Lauropoli.

Il malandato e povero meticcio è stato rinvenuto in una rupe, dopo essere stato preso a sassate, bastonato con un tubo di ferro, e sparato con fucili e carabine, secondo gli accertamenti del veterinario, dove la bestiola è stata accompagnata e sottoposta ad intervento, a seguito della segnalazione di due persone che vedendolo strisciare per strada lo hanno ristorato con acqua e cibo.

Fortunatamente, dall’esito delle radiografie, non è stata riscontrata nessuna frattura e nessuna lesione agli organi vitali, e dopo i conseguenti lunghi tempi di recupero, Mario potrebbe finalmente essere adottato da una famiglia che lo possa riempire di attenzioni e amore, rendendo la sua vita più serena, dopo l’incontro con persone spregevoli che non hanno nutrito nessun sentimento di compassione per lui.

Nel frattempo, l’associazione animalista, ha lanciato un appello per chi volesse contribuire alle cure e al sostentamento del cane, oggetto della furia incomprensibile e ingiustificabile di qualche balordo o più balordi non identificati, insensibili, crudeli e spietati verso creature dolci e indifese, spesso unici compagni fedeli dell’uomo

L’associazione solidale nasce con l’obiettivo di combattere ogni forma di violenza e sfruttamento sugli animali e si propone di promuovere ogni forma di aiuto ed assistenza nei confronti degli animali per i problemi legati al randagismo e all’abbandono, nonché di promuovere ogni forma di aiuto nei confronti dei proprietari di animali bisognosi di assistenza e che non possano provvedervi autonomamente. Inoltre, l’associazione calabrese, sostiene la pratica della Pet-therapy come tecnica di intervento terapeutico volto soprattutto ai soggetti più deboli come minori, portatori di handicap e anziani.

Continua a leggere su Fidelity News