Cane muore chiuso in automobile, denunciati i proprietari

Un cane, lasciato solo dai proprietari, è morto per il troppo caldo all'interno di un'automobile. I colpevoli sono stati denunciati dalle forze dell'ordine per maltrattamento di animali.

Cane muore chiuso in automobile, denunciati i proprietari

Nei pressi di Piazza dei Miracoli, a Pisa, un turista di passaggio ha notato qualcosa di sconcertante all’interno di un’automobile: un cane si trovava dentro l’abitacolo del veicolo, tutto solo e fortemente in sofferenza per il gran caldo; i finestrini erano quasi chiusi e la macchina si trovava totalmente sotto il sole, con una temperatura insostenibile per quella piccola creatura.

L’uomo ha segnalato il caso ai vigili urbani pisani, i quali si sono precipitati verso il veicolo: il cane, per la precisione un bulldog, era ormai morente e per questo si sono messi a cercare i proprietari dell’automobile, evidentemente dei turisti in circolazione all’interno del complesso monumentale di Pisa. Per fortuna, poco dopo, i due visitatori danesi sono arrivati nei pressi della loro auto.

Ai due turisti è stato intimato di aprire immediatamente le portiere della vettura per soccorrere il cane, il quale oramai versava in una condizione critica. Gli agenti, assieme ai due proprietari, hanno deciso di trasportare il bulldog alla clinica veterinaria di San Pietro a Grado, però per l’animale la corsa verso la struttura di soccorso è stata inutile; il cane è morto durante il tragitto.

La Procura della Repubblica di Pisa ha disposto immediatamente l’esecuzione dell’autopsia per verificare l’esatta causa del decesso del cane, che è comunque evidente che sia dovuto alla disidratazione e all’alta temperatura nell’abitacolo. La negligenza dei due turisti danesi è stata fatale per il loro cane, che in questa vacanza italiana ha purtroppo trovato una triste fine.

I due viaggiatori sono stati denunciati per maltrattamento di animali e quindi dovranno attendere gli esiti dell’autopsia, delle indagini preliminari e del susseguente processo per conoscere il proprio destino di fronte alla giustizia, un reato che può essere punito anche con una condanna al carcere. Resta chiaro che la tragedia si sarebbe potuta evitare con diverse accortezze e di questo i magistrati inquirenti terranno sicuramente conto.

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