Stavano cacciando delle specie volatili protette, quando ad un tratto i carabinieri hanno udito degli spari e sono piombati lì dove si trovavano tre persone, impegnate appunto in attività di caccia nelle campagne di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi. A finire nei guai è stato un bracconiere, colto in flagranza di reato in quanto aveva appena sparato e colpito, uccidendolo, un colombo torraiolo. Si tratta di un volatile appunto protetto. Una volta sul posto i militari hanno proceduto ad identificare i tre soggetti.
I controlli hanno riguardato il possesso della licenza regionale di caccia, la licenza di porto d’arma da fuoco e l’assicurazione. Pareva che tutto fosse in regola, quando all’improvviso uno degli operanti ha notato qualcosa che era stato nascosto sotto la vegetazione. I carabinieri hanno guardate bene scoprendo che c’era il colombo ormai quasi esanime. Per il bracconiere è scattata immediatamente una denuncia venendo deferito così alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Controlli serrati
In questo periodo, da quando in Puglia si è aperta la stagione della caccia, sono molto intensi i controlli dei carabinieri, che avvengono nell’arco di tutta la giornata, specialmente al tramonto. Proprio in quell’arco temporale, e all’alba, i cacciatori cominciano a girovagare per boschi e campagne per catturare le prede.
Non tutti però operano in maniera seria e diligente, c’è sempre qualcuno che contravviene alle regole. Sono già 14 le denunce elevate nei confronti di altrettanti cittadini nel brindisino da quando si è aperta la stagione venatoria. Alcuni bracconieri sono stati sorpresi addirittura a cacciare in aree naturalistiche protette.
I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane e ogni giorno, questo al fine di scongiurare danni all’ecosistema. Cacciare in maniera illecita è infatti un reato che è perseguito penalmente. Per motivi di privacy preferiamo non rendere note le generalità del bracconiere denunciato a Cellino San Marco.