Bettie Bee era una gattina molto particolare, quasi unica nel suo genere: infatti una malformazione congenita rarissima l’ha dotata di una sola scatola cranica, la quale però porta su di sé due teste, con un totale di due visi, due bocche, due nasi e tre occhi, uno dei quali unito per entrambi i volti, spostati l’uno dall’altro di quasi novanta gradi di angolo.
Il suo aspetto ha portato con sé chiaramente molti problemi dovuti all’anomalia della sua conformazione fisica, ma le cure veterinarie, in un primo momento, parevano essere riuscite nel loro intento di dare la possibilità di crescere a Bettie Bee, sostenendola nella sua battaglia contro una malformazione più forte di quanto il suo esile corpo da cucciolo riuscisse a sopportare.
Le speranze di sopravvivere per la povera Bettie Bee sono decadute a livelli molto bassi quando, dopo una decina di giorni dalla sua nascita, ha iniziato a vomitare e a soffrire di problemi respiratori, i quali, dopo una diagnosi medica, si sono rivelati subito essere fatali per la precaria salute della gattina: si trattava di una polmonite.
Il muco, gli antiibiotici ed il latte nauseavano la piccola Bettie Bee e con il passare dei giorni le vie aeree si sono ostruite e infettate. A seguito di una breve battaglia con la malattia respiratoria, la gattina ha ceduto ed è morta a soli 16 giorni di età. La sua padrona, su Internet, esprime parole dolcissime per la sua gattina speciale.
“Bettie Bee è un angelo ora. L’ho portata dal veterinario per lasciarla andare in pace. Sono a pezzi.” racconta la donna, che aggiunge: “Stava lottando, ma mi sono detto sin dall’inizio che non l’avrei fatta soffrire. Per 16 giorni ho dato tutto me stessa e così ha fatto lei. Se potessi lo rifarei da capo, meritava di avere una possibilità di vivere”.
Di Bettie Bee rimangono a noi solamente le dolcissime foto che la ritraggono nei suoi primi sofferti giorni di vita, con questi due visi paffuti e teneri che spiccano sulla sua testa. La tanta popolarità ottenuta e il sostegno di tante persone che amano i gatti, purtroppo, non l’hanno potuta aiutare a sopravvivere.