Belluno, cacciatore 23enne colpisce il cervo Bambotto

Belluno è stata colpita da una triste vicenda in cui un amato cervo di nome Bambotto è stato colpito da un giovane di 23 anni. Questo evento ha causato grande dolore, suscitando indignazione da parte di chi nutre affetto e rispetto per gli animali.

Belluno, cacciatore 23enne colpisce il cervo Bambotto

Una triste vicenda ha colpito la tranquilla comunità di Pecol, dove un amato cervo di nome Bambotto è stato colpito da un 23enne, lasciando una profonda perdita nei cuori di coloro che lo conoscevano e amavano. Questo non è il primo caso di un animale domestico che ha incontrato un destino simile, scatenando una reazione di indignazione da parte di coloro che nutrono affetto e rispetto per gli animali.

Bambotto, la mascotte del paese, gironzolava spensierato per le strade di Pecol in cerca di carezze e, durante l’inverno, anche di un po’ di cibo. La sua storia ha suscitato l’attenzione persino dei media nazionali, tra cui la trasmissione Rai “Linea Bianca” condotta da Massimiliano Ossini. Secondo quanto riportato Bambotto è stato colpito da una persona che conosceva, una persona in cui aveva evidentemente riposto la sua fiducia. Le parole rivolte al presunto colpevole sono inequivocabili: “Ci è arrivata la tua foto, ora fatti avanti, per un semplice confronto“.

Le reazioni di indignazione non si sono fatte attendere, tra cui quella di una donna con cui Bambotto aveva stretto una particolare amicizia. La donna ha raccontato che Bambotto era nato sette anni fa a Pecol e che sua madre, Minerva (detta anche Lustra), lo aveva affidato agli abitanti del paese, fidandosi di loro, proprio come aveva fatto per tutta la sua vita. Bambotto era diventato il cervo amato da tutti, con il suo aspetto maestoso che aveva conquistato il cuore di molti.

Lo si poteva incontrare per le strade mentre si dirigeva verso le frazioni circostanti, fermandosi a mangiare ovunque lo amassero. Era così affettuoso che spesso entrava in casa della donna, rendendo difficile farlo uscire a causa dei suoi enormi palchi. Bambotto aveva trascorso anni meravigliosi a tenerle compagnia, seguendola docilmente ovunque andasse. Tuttavia, ora Bambotto non è più tra noi. È stato colpito da chi, secondo la donna, ha compiuto un gesto insensato e crudele. La donna ha espresso il suo disprezzo profondo per il cacciatore, chiedendosi cosa possa spingere una persona a colpire un animale che si fidava completamente di tutti.

L’intera comunità di Pecol è unita nell’indignazione per la perdita di Bambotto e della sua madre Lustra, scomparsa l’anno scorso. Tuttavia, la reazione alla scomparsa  di Bambotto dimostra che, nonostante le diverse opinioni sulla caccia, c’è un sentimento comune di rispetto e affetto per gli animali domestici che portano gioia e compagnia nelle vite delle persone.

Continua a leggere su Fidelity News