Il ritrovamento di quattro gattini appena nati in un bidone della spazzatura a Nieuwerkerken, nelle Fiandre, ha acceso l’interesse dei media belgi, trasformandosi in un vero e proprio giallo che ha coinvolto le autorità locali. Per la prima volta nella storia del paese, si è deciso di ricorrere a un test del DNA per individuare la madre dei piccoli animali e scoprire chi li ha abbandonati.
Tutto è iniziato il 13 luglio, quando un passante, mentre si trovava vicino a un cassonetto, ha sentito dei miagolii provenire dall’interno. Aprendo il bidone, ha trovato quattro gattini ancora vivi. L’uomo ha immediatamente allertato il servizio di protezione animali, dando il via a un’indagine che ha subito catturato l’attenzione pubblica.
Le autorità, giunte sul posto, hanno confermato lo stato di salute dei piccoli felini e li hanno trasferiti in un rifugio per ricevere le cure necessarie. Nel frattempo, la polizia ha avviato un’indagine approfondita per scoprire chi avesse potuto abbandonare i gattini in modo così crudele. Le indagini della polizia sono partite immediatamente e, secondo le autorità, ci sarebbe già un sospettato. Tuttavia, sarà il test del DNA a fornire la prova decisiva per confermare l’identità del proprietario degli animali.
Herman Missotten, portavoce della polizia belga, ha dichiarato: “Ci vorrà del tempo prima di sapere se i nostri sospetti sono fondati. Per quanto ne so, questa è la prima volta che noi come forze di polizia partecipiamo a un’indagine del DNA di questo tipo in un caso che rientra nell’ambito dell’Ispettorato per il benessere degli animali“. Il test del DNA, solitamente utilizzato in contesti investigativi legati a crimini umani, rappresenta una novità per i casi di maltrattamento animale. Questa mossa sottolinea l’importanza che il Belgio attribuisce alla protezione degli animali e al rispetto dei loro diritti.
Se il test del DNA confermerà l’identità del proprietario dei gattini, il pubblico ministero potrebbe decidere di procedere penalmente contro di lui. La legge belga è molto severa: chi viene riconosciuto colpevole di reati del genere rischia non solo una pesante multa, ma anche la reclusione.
L’opinione pubblica belga è particolarmente sensibile a questi temi, e questo caso ha riacceso il dibattito sull’importanza di punire in modo esemplare chiunque si renda colpevole di gesti simili. Le associazioni animaliste locali hanno espresso il loro sostegno alle autorità, auspicando che la giustizia faccia il suo corso in modo rapido ed efficace.