Maneskin, l’attacco shock della tv bielorussa: “Pervertiti, spazzatura che sa di Aids”

Non si placano le polemiche dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest 2021: prima la Francia con le accuse di consumo di droga, ora le orribili parole di una tv filo-governativa.

Maneskin, l’attacco shock della tv bielorussa: “Pervertiti, spazzatura che sa di Aids”

Non si sono ancora placate la polemiche riguardanti le accuse, completamente infondate, da parte di certa stampa francese che sosteneva che il frontman dei Maneskin, Damiano David, avesse consumato cocaina in diretta, un attimo prima di salire sul palco dell’Eurovision Song Contest 2021, che già è scoppiato un nuovo caso mediatico che interessa la band rock romana.

Stavolta le accuse provengono dalla Bielorussia: nello specifico, da una televisione filogovernativa (ovvero molto vicina al dittatore Lukashenko) che ha commentato l’esibizione dei Maneskin con parole che fanno rabbrividire. Più che accuse, infatti, quelle del presentatore Grigoriy Azarenok sono insulti irripetibili, diffamazioni gravissime che in queste ore stanno scuotendo il mondo della musica europeo e quello nostrano.

Il fattaccio è venuto a galla grazie alla pagina Facebook “Associazione bielorussi in Italia ‘Supolka’”, il cui amministratore ha pubblicato il link della trasmissione in questione, traducendo la parte in cui il conduttore Grigoriy Azarenok commentava in maniera a dir poco indegna i Maneskin e la loro performance rock sul palco dell’Eurovision Song Contest 2021 (che in Bielorussia non è stato neanche trasmesso, né tanto meno a Rottardam è stata inviata una delegazione nazionale come fatto daglialtri Paesi).

Gli insulti della tv Bielorussa ai Maneskin

La trasmissione incriminata è andata in onda lo scorso 23 maggio sulla tv bielorussa CTV. “Guardate che cosa ha vinto Eurovision. È un bestiario dei pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids” ha tuonato il Azarenok all’interno della sua rubrica “La medaglia di Giuda”, in onda la domenica sera all’interno del programma “La settimana”.

Ma il presentatore, che è anche un autore televisivo d pare sia molto vicino al dittatore Lukashenko, non si è fermato qui, continuando con uno sproloquio vaneggiante, quasi folle. “Per fortuna non l’hanno trasmesso in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale, verso le perversioni fuori di testa, verso gli individui in tanga, verso la distruzione di tutto ciò che è umano nell’uomo” ha tuonato, denigrando dunque i governi democratici, che si fondano sulla libertà di pensiero e di azione.

E infatti poco dopo l’uomo ha definito necessario staccarsi da questo mondo, affermando che i bielorussi preferiscono piuttosto la dittatura. “Tutto il mondo sprofonderà in questo abisso, ma la Bielorussia rimarrà un’isola di libertà” ha concluso, rendendo ancora più evidente il suo intento propagandistico.

Continua a leggere su Fidelity News