Geolier, dito medio all’ex datore di lavoro durante il concerto: "Seguite i vostri sogni"

Mentre alcuni apprezzano il messaggio di incoraggiamento dell'artista, altri criticano la potenziale demonizzazione di lavori considerati "normali", evidenziando le complesse dinamiche tra aspirazioni personali e realtà lavorative.

Geolier, dito medio all’ex datore di lavoro durante il concerto: "Seguite i vostri sogni"

Nel corso di un vecchio concerto, un momento carico di emozione e controversia ha visto protagonista Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, rapper rivelazione di Sanremo 2024. L’artista ha sorpreso tutti rivolgendo un gesto inequivocabile al suo ex datore di lavoro, presente tra il pubblico, e accompagnandolo con parole di sfida e incoraggiamento verso i propri sogni.

Volete sapere una cosa? Chi mi dava lo stipendio sta qui stasera!” ha dichiarato Geolier dal palco, introducendo così un discorso che avrebbe presto acceso gli animi dei fan e non solo. L’artista, noto per il suo brano “I p’ me, tu p’ te“, non ha mai nascosto il suo passato da saldatore in una fabbrica, un lavoro onesto che ha tuttavia abbandonato per inseguire la sua vera passione: la musica.

Con un sorriso, ha poi aggiunto: “Sono più bravo a fare il rapper che a saldare“, lanciando poi un messaggio potente: “Seguite i vostri sogni guagliù, non li dovete solo avverare, li dovete anche difendere, perché un sacco di persone faranno in modo a non farli avverare“. Un invito a non arrendersi di fronte agli ostacoli, che però è culminato in un gesto di sfida: il dito medio verso il pubblico, accompagnato da un inequivocabile “vaffan**lo“.

Questo episodio, nonostante risalga a un paio di anni fa, ha recentemente catturato l’attenzione del pubblico, diventando virale sui social e scatenando un acceso dibattito. Da un lato, il messaggio di Geolier incarna il sogno di molti giovani, quello di poter vivere facendo ciò che più amano. Dall’altro, però, solleva questioni importanti sul valore del lavoro e sul rischio di trasmettere un messaggio potenzialmente dannoso ai più giovani.

Il “tribunale dei social” si è velocemente attivato, dividendo l’opinione pubblica. Alcuni sostengono l’importanza di inseguire i propri sogni senza compromessi, mentre altri criticano l’artista per aver denigrato un lavoro dignitoso come quello del saldatore, sottolineando come non tutti possano permettersi di abbandonare la propria professione per inseguire aspirazioni personali.

Continua a leggere su Fidelity News