Eric Clapton festeggia i suoi settant’anni di musica rock con un album antologico. Il musicista ripercorre la sua carriera con Forever Man, un cofanetto antologico con 51 tracce che riguardano 30 anni di carriera. La storia di “Slowhand”, mano lenta, soprannome attribuito per il suo stile, abbraccia mezzo secolo di musica, e spazia dal rock blues al rock psichedelico, dal reggae al pop rock.
Nato il 30 marzo 1945 a Ripley, nella contea del Surrey, Eric Clapton appartiene a quella straordinaria generazione di chitarristi inglesi che ha posto le basi del rock moderno, ed è forse l’unico che ha raggiunto tanti apprezzamenti in tutti i generi musicali che ha toccato.
Dal blues al jazz non ha mai perso la sua naturalezza e la sua comunicativa, diventando una leggenda ma mantenendo idee attive e sempre nuove. L’album tributo si intitola “Eric Clapton & Friends: The Breeze, An Appreciation of JJ Cale” e contiene sedici canzoni che Clapton dedica al suo maestro, scomparso il 26 luglio 2013.
Ecco una dichiarazione del cantante: “Ci sono un sacco di cose che vorrei ancora fare, ma sto pensando anche alla pensione. Penso di potermi permettere ancora di registrare ma non voglio diventare imbarazzante sul palco la mia vera battaglia sono i viaggi se potessi solo suonare nei paraggi, potrei anche andare avanti”. Il cantante ha alle spalle la storia di un individualista insofferente alla vita nella band che lo caratterizzò agli inizi con i Bluesbreakes di John Mayall, poi gli Yardbirds, con i Cream, e altre esperienze durate poco.
In una foto che li ritrae insieme Eric Clapton rende omaggio a Pino Daniele e gli dedica un brano, per l’ultimo saluto al cantautore napoletano con cui aveva cantato sul palco a Cava dei Tirreni nel 2011. Capton ha rifiutato di far parte dei Beatles quando Harrison se n’era andato ma era troppo amico di George per accettare, però poi accettò di far parte della Band di John Lennon e Yoko Ono.
Eric Clapton ha anche alle spalle una situazione familiare molto particolare, cresciuto dai nonni e da una sorella, il padre mai conosciuto, e un periodo di droga e alcol che lo allontanò dalla musica. E neanche le vicissitudini, come quella di essersi innamorato della moglie di George Harrison che diede vita al capolavoro Layla, o la tragedia del figlio avuto da Lory del Santo, morto precipitato dalla finestra di un grattacielo, hanno scalfito la genialità di Eric.