Ennio Morricone, il necrologio del Maestro: "Voglio un funerale in forma privata per non disturbare"

Con un necrologio, scritto prima di morire, Ennio Morricone ci tiene a ricordare e salutare la sua famiglia, svelando i motivi dietro alla sua decisione di fare un funerale privato.

Ennio Morricone, il necrologio del Maestro: "Voglio un funerale in forma privata per non disturbare"

Il Maestro Ennio Morricone è scomparso nella giornata del 6 luglio all’ospedale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. Come svelato dal primario, il direttore d’orchestra è rimasto lucido fino alla fine, poiché ha parlato anche la mattina prima di morire.

L’artista era stato ricoverato al Campus Biomedico circa un mese fa dopo una caduta dovuta ad un mancamento per un disturbo respiratorio che gli aveva provocato la frattura del femore, dove è stato operato immediatamente. In seguito viene operato nuovamente in medicina interna, dove è deceduto a causa di complicanze respiratorie.

Il necrologio di Ennio Morricone

Il primario di ortopedia Vincenzo Denaro, grande amico di Ennio Morricone, ha spiegato ai giornalisti venuti in massa dinanzi al Policlinico le ultime giornate del maestro. Nell’ultimo periodo avrebbe organizzato accuratamente tutti i dettagli del suo funerale, con l’obbiettivo di fare il tutto nella maniera più riservata possibile senza alcuna pubblicità.

Nel necrologio, inviato dal figlio nella casella postale dell’avvocato Giorgio Assumma, viene mostrata tutta l’umiltà del Maestro. Il titolo è “Io Ennio Morricone sono morto” e inizia a ringraziare tutti gli amici che hanno mostrato tutta la loro vicinanza alla sua famiglia. Ma vuole ricordare in particolar modo Peppino e Roberta, considerati dall’artista come amici fraterni.

Successivamente spiega i motivi dietro al suo desiderio di fare un funerale totalmente privato: “C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata non voglio disturbare” e ci tiene a ricordare i suoi parenti: “Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati”.

Ovviamente il maestro Ennio Morricone, in questo necrologio, non si dimentica della moglie Maria Travia. Sono convolati a nozze nel 1956 e dal loro immenso amore nascono quattro figli: Marco; Alessandra; Andrea, musicista; e Giovanni, regista e sceneggiatore: “A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”.

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