Dolores O’Riordan, la famosissima e originale cantante dei Cranberries, è stata ritrovata senza vita nella stanza di un noto hotel londinese, l’Hilton. Le cause sono ancora sconosciute, e saranno chiarite dall’autopsia. Intanto si sono concluse le indagini della polizia, e non è stato riscontrato nulla di sospetto, né nella camera d’albergo, né sul corpo della O’Riordan, che aveva solo 46 anni.
Dolores O’Riordan è stata spesso nell’occhio del ciclone per alcuni suoi comportamenti e disturbi della personalità. Primo tra tutti l’aver subito abusi sessuali alla tenera età di 4 anni, evento che lei stessa aveva raccontato in un’intervista del 2013, e per il quale molti pensano che i suoi problemi psicologici abbiano origine in quella tragica vicenda poiché, sempre nell’intervista, l’artista aveva affermato che per lei era difficile guardare le sue figlie e non rivivere quella brutta esperienza, ricordo che le impediva di provare soddisfazione dalla loro crescita serena.
Negli anni ’90, i Cramberries avevano subito un primo stop poiché la cantante aveva smesso di mangiare: all’epoca affermò di nutrirsi solo fumando e bevendo caffè, e si scoprì poi che era vittima dell’anoressia.
Nel 2013, aveva tentato il suicidio, soffriva già di depressione, e aveva problemi con l’alcool, e solo l’anno dopo, quindi nel 2014, era emerso dalle cronache il suo arresto all’aeroporto irlandese di Shannon poiché aveva aggredito un poliziotto e una hostess.
Nel 2015 le erano stati diagnosticati problemi alimentari di anoressia e bipolarità.
A quanto affermano e dichiarano le persone a lei più care, aveva ancora problemi di alcool e depressione e, inoltre, dei problemi alla schiena l’avevano costretta a cancellare quasi tutte le date del tour del 2017.
Con un occhio al passato dell’artista, possiamo notare come la sua carriera sia stata costellata dalla depressione: il primo album da solista, “Are You Listening?”, è un vero e proprio racconto dell’esaurimento nervoso causato dal successo. Però, nelle interviste, aveva sempre dichiarato che cantava e scriveva canzoni appunto per superare i momenti bui, e usava quindi la musica come una cura.