Una delle rock band simbolo degli anni ’90 è stata, senz’altro, quella irlandese dei “The Cranberries” che, nel corso di oltre 20 anni di carriera, ha sfornato successi su successi, grazie ai temi sempre attualissimi delle proprie canzoni, ed all’inconfondibile voce della sua vocalist, Dolores O’Riordan che, purtroppo, è venuta a mancare nelle scorse ore, alla giovane età di 46 anni.
A darne la notizia è stata la manager dell’artista, Lindsey Holmes, che ha chiesto il rispetto per la privacy dei suoi familiari, letteralmente devastati dall’apprendere la notizia dell’inattesa scomparsa della loro congiunta, da qualche giorno a Londra assieme agli amici della sua band per una breve sessione di registrazioni in studio.
Dolores nacque il 6 settembre 1971 a Limerick, in Irlanda e, settima di 7 fratelli, ebbe dai genitori, Terence ed Eileen O’Riordan, un’educazione cattolica. Cresciuta nella vicina cittadina di Ballybricken, nel 1994 convolò a nozze con Don Burton, famoso per essere il tour manager dei Duran Duran: durante la loro unione, conclusasi dopo 20 anni nel 1994 con un divorzio, la cantante ebbe 3 figli, Taylor Baxter, Molly Leigh, e Dakota Rain.
Nel suo paese natale, Limerick, non fece parte subito della locale band dei “The Cranberry Saw Us” (nome ispirato dal succo di mirtilli, “Cranberries sauce”) che, agli inizi, contava i fratelli Noela e Mike Hogan, ed il batterista Fergal Patrick Lawler. Quando, però, il cantante Niall Quinn decise di lasciare il gruppo, nel 1989, presentò in sua vece un’amica della fidanzata: era una giovanissima ragazza del posto, appunto Dolores O’Riordan, e fu successo.
Non da subito, però. Sotto contratto con la Island Records, il primo album “Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?”, da cui fu tratto l’acerbo singolo “Uncertain”, non ebbe il riscontro desiderato ma, di lì a poco, a cominciare dagli Stati Uniti, scossi dalla musica dei Suede, qualcosa cambiò, e ci si accorse anche della band irlandese, e della sua androgina cantante che, con l’album ” No Need to Argue” (16 milioni di copie vendute) ed il singolo “Zombie”, rimase impressa nel panorama musicale.
Da allora, con qualche pausa per la carriera solista, furono continui consensi, grazie a testi che parlavano spesso di tematiche molto serie, come la droga (“Salvation”), la separazione tra madre e figli (“Animal Instict”), senza dimenticare temi sentimentali, come le promesse non mantenute (“Promises”) e la passione dell’innamoramento (“You Set Me On Fire”).
Nel 2017, la band – tornata assieme per un tour – aveva dovuto annullare le date previste per l’Europa (tra cui anche 5 italiane), dal 30 maggio al 30 agosto, per dei problemi di salute della cantante: i medici avevano proibito altri concerti a Dolores affinché portasse a termine delle terapie, iniziate – a quanto pare – per un dolore alla schiena, forse un’ernia del disco.
Le cose, però, erano parse migliorare. A Novembre, l’artista aveva inciso la sigla del cartone animato “Angela’s Christmas”, e solo il mese scorso, poco prima di Natale, aveva fatto gli auguri ai suoi fan, precisando che erano stati tenuti dei concerti nel weekend, e che aveva suonato alcune canzoni a New York, all’annuale festa di Billboard. Il 4 Gennaio, l’ultimo tweet: finalmente tornava a casa. Poi, l’inatteso epilogo che ha sconvolto, improvvisamente, familiari e fan.