Un risultato da record per David Bowie, soprannominato il Duca Bianco: primo nella classifica delle vendite negli stati uniti d’America. Ci voleva la sua morte per ricordare ai suoi fan la sua grandezza. Blackstar, ultimo disco pubblicato nel giorno del suo 69 compleanno, l’8 gennaio, due soli giorni prima della sua morte (10 gennaio 2016), ha regalato, in maniera beffarda, a Bowie il record, facendolo sedere definitivamente tra le leggende del rock. Non serviva di certo questo per riconoscere la grandezza di questo artista.
Ma, dati alla mano, la classifica è stata scalata dal suo ultimo capolavoro in ben venti paesi in tutto il mondo oltre gli USA: UK, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Giappone, Norvegia, Spagna, Svezia e Sizzera. Secondo Nielsen Music dalla pubblicazione dell’album al 14 gennaio c’è stato un aumento del 5000% delle vendite con ben 682.000 album venduti tra fisico e digitali. Cifre da capogiro, la cui grandezza viene attribuita da molti alla scomparsa dell’artista proprio in quei giorni. Ma sale in vetta anche sulla classifica iTunes conquistando ben 69 paesi.
Un successo già parzialmente anticipato dal singolo Lazarus, che era riuscito a raggiungere l’ultima posizione della Top40, un risultato che il Duca Bianco non vedeva dal lontano 1987 quando pubblicò il singolo Never Let Me Down.
Nel frattempo le iniziative e i tributi dei fan più accaniti, e non solo, si moltiplicano per tutto il mondo e la sua musica e le sue parole riecheggiano ovunque. Tra le iniziative, ce ne sono anche di istituzionali: infatti, il Sindaco di New York City, Bill de Blasio, ha proclamato il 20 gennaio 2016 il David Bowie Day, annunciondolo proprio al termine dell’ultima replica del musical Lazarus, una produzione del New York Theater Workshop ideata e co-creata da David Bowie.
Peccato solo che non si sia potuto godere questo momento di successo.