In occasione di Expo 2015, il fashion system porta in tavola idee e souvenir da acquistare nei punti vendita dell’esposizione ma anche a Milano. La manifestazione che vede l’incontro tra moda e cibo, intitolata «L’eleganza del cibo – Tales about food & fashion», rimarrà aperta al pubblico fino al 1 novembre ed è il primo dei 430 eventi pensati tra Roma e il Lazio per la manifestazione di Milano a cura di Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno.
Tra i più interessanti modelli proposti, troviamo quelli della collezione 10×10 Annitaliantheory disegnata da Alessandro Enriquez che ha come motivi principali la pasta – fusilli, farfalle, pennette – passione degli italiani.
Poi abbiamo altri modelli che rappresentano un mix tra gola e spirito come i raincoat Easy Rain di Blauer Hi-Tech in tessuto gommato stretch altamente performante e le Easy Travel, felpe per globetrotter dotate di cuscino gonfiabile sul colletto.
Poi, abbiamo ancora i foulard Mantero 1902 con stampe “fruttate” (crostate di frutta, verdure, pesche, albicocche, cocomeri e agrumi) e quelli di Etro in cui possiamo trovare un sautè di cozze e un piatto di fusilli al pomodori che mettono l’acquolina in bocca.
Sugli abiti da sera di Armani privè si allungano canne di bambù, mentre sulla gonna del modello-pane di Gattinoni abbiamo dei salatini che risaltano sul bustier fatto di spighe di grano.
E ancora, sulle borse di Louis Vuitton possiamo trovare delle deliziose ciliegine mentre sul modello rosso di Agatha Ruiz de la Prada troviamo un uovo fritto di stoffa. Ken Scott, considerato il giardiniere della moda, dà il meglio di sé ornando i suoi accessori di asparagi, piselli, carciofi, mele.
Dominella spiega: “Abbiamo voluto mettere in luce la parte ironica e golosa dei creativi, dagli anni ’50 fino ad oggi. Mi sono interrogato spesso sul paradosso dei nostri tempi: da una parte l’edonismo, la cura del corpo, l’essere magri e in forma ad ogni costo e, dall’altra, il bombardamento mediatico e pubblicitario sul cibo, sul gusto e sulla golosità, che tradisce un’ansia alimentare. La moda assorbe tutto questo e l’interpreta con ironica creatività. In questo clima da “Dolce vita dell’alimentazione” ho maturato l’idea di una mostra che coniugasse appunto moda e cibo”.