“L’AIDS va di moda“: è questo l’assurdo slogan lanciato da Convivio, la Mostra Mercato di beneficenza ideata da Gianni Versace nel lontano 1992, che nel corso degli anni ha saputo raccogliere molte delle più grandi firme della moda internazionale. Si tratta insomma di un’iniziativa nata a fin di bene, ma che in questo caso probabilmente si è spinta sin troppi in là con le provocazioni.
Convivio devolve i fondi raccolti a favore di Andlaids, l’associazione nazionale deputata all’aiuto delle vittime dell’AIDS, e propone sconti fino al 50% per i prodotti delle migliori maison del mondo per coloro che decidono di acquistare mediante il suo canale.
Ma quest’oggi, per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al delicatissimo tema dell’AIDS, Convivio ha deciso di organizzare una campagna a dir poco scioccante, promuovendo lo slogan: “L’AIDS è di moda. Meglio Fashion Victim che Aids Victim“. Un’iniziativa che ha subito scatenato un’enorme ondata di polemiche sui social media, e da parte delle associazioni di volontariato impegnate nella lotta al virus dell’HIV.
Donatella Versace e Franca Sozzani, due assolute star della moda nostrata, sono state utilizzate quali volti per la campagna di Convivio, che quest’anno si terrà dall’8 al 12 giugno 2016 a Milano. Ma la Versace ha subito smentito di aver dato il proprio consenso ad un’iniziativa dall’imatto emotivo così forte.
“Tengo a far sapere di non aver dato la mia approvazione alla campagna relativa all’edizione di Convivio 2016 divulgata in questi giorni ‘L’AIDS è di moda’ che non condivido. La mia lotta contro l’AIDS continua, con immutato impegno e con i mezzi e le parole più idonei“, ha puntualizzato la stilista.
Alla base della frase shock proposta da Convivio ci sarebbe la necessità di richiamare l’attenzione in maniera quanto più forte possibile su un tema che, dopo la sua esplosione negli anni ’80, è stato messo in disparte e che viene trattato in maniera estremamente marginale dagli organi di informazione al giorno d’oggi.
In Italia infatti la quota di sieropositivi ammonterebbe infatti a 120.000 contagiati secondo le cifre ufficiali, ed i nuovi casi di infezione vengono stimati in circa 4.000 ogni anno.