La Collezione Dior sfila sull’Acropoli di Atene

Nello Stadio Kallimarmaron Panathinaiko sfilano le divinità della modernità della Dior Cruise Collection 2022, tra pepli e sneakers, visioni di sportswear e plissettature in pied-de-poule.

La Collezione Dior sfila sull’Acropoli di Atene

Sull’Acropoli di Atene nello storico Stadio Kallimarmaron Panathinaiko, luogo degli antichi giochi panatenaici, sfilano le divinità della modernità della Dior Cruise Collection 2022, tra pepli e sneakers, visioni di sportswear e plissettature in pied-de-poule. Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica della Dior, demolisce gli stereotipi mitologici e folkloristici dell’antica Grecia e veste la donna contemporanea, inserendola in un marchio governato solo dagli uomini.

“L’inizio di questa collezione è stato cinque anni fa quando, arrivata da Dior, mi sono trovata di fronte le foto scattate del 1951 sull’Acropoli” ha dichiarato la stilista romana”ma la Cruise Collection è un progetto molto importante e complesso perché prevede una forte collaborazione con il territorio. Ci siamo riusciti anche questa volta, nonostante i limiti con cui abbiamo lavorato durante la pandemia”.

Nella suggestiva scenografia scorrono le foto dell’attrice Marlene Dietrich in costume che rievoca il mito di Leda posseduta dal Cigno-Zeus, le immagini dell’Eretteo con la loggia delle statue-colonne delle Cariatidi, le immagini del Partenone, la copertina del testo Feminine Divine di Joseph Campbell, le foto di atleti e ballerini e le vedute della casa di Alexander Iolas, gallerista cosmopolita.

Un fiorire di accessori, sneakers, gonne, pantaloni e leggings che provengono dal mondo dello sport, ma anche ai vestiti che rimandano alle immagini dei quadri metafisici di Giorgio De Chirico e delle opere surrealiste, sino alla riproduzione delle immagini dell’Eretteo sul tailleur ad opera del sarto locale Aristides Tzonevraki, del richiamo del mito di Aracne sul mini abito, sino alla plissettaure della giacca bar con pantalone bianco come fosse un abito peplo, che se tradizionalmente lascia libero il corpo, con l’intervento della maison Dior ne ridisegna la fisicità.

Davanti a Katerina Sakellaropoulou, la prima presidente donna della Repubblica greca, con la voce e la musica dal vivo di Ioanna Gika si annullano i cliché della cultura classica, e nella struttura in marmo bianco pentelico, dal nome del monte omonimo, sfila una donna attuale che non tollera più i racconti stereotipati della civiltà greca, tramandati attraverso le nozioni scolastiche, ma offre una innovativa chiave di lettura della memoria storica.

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