Si preannuncia un addio totale e definitivo alle griffes fasulle. Allo Smau di Napoli, alla Mostra d’Oltremare, è stata presentato il sistema “Safe 79”, un sistema assolutamente innovativo per contrastare la falsificazione dei marchi originali.
Le griffes così potranno disporre di marchi invisibili, una specie di impronte digitali dei prodotti, che saranno unici e praticamente non identificabili da altri. Queste impronte digitali sono basate su particelle microscopiche che diventano fluorescenti solamente se sono illuminate da lampade ultraviolette.
Un sistema di ultima generazione per combattere la contraffazione e che alla mostra è stato premiato con il premio Lamarck. Gli inchiostri contengono particelle grandi un miliardesimo di metro, e queste particelle saranno applicabili su qualsiasi materiale, vetro, plastica, pellame, filati e addirittura sulle banconote. Le particelle a quanto pare contengono “uno spettro di emissione unico e danno la possibilità di creare codici cromatici, ossia una sequenza di colori resi visibili solo attraverso una lampada ultravioletta”. Queste le parole di Francesco Bertocchi di Punto Quantico, spin off del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) che ha creato il sistema in collaborazione con l’azienda Cabro.
Francesco Bertocchi ha proseguito nell’illustrazione di queste particolari particelle aggiungendo: “L’emissione fluorescente è letta da un sensore che riconosce le nostre particelle e che può decriptare un codice di sicurezza numerico associato a miscele di particelle di colori diversi. Una sorta di codice a barre quindi, che può essere applicato anche alla filiera agroalimentare”.
Una decisa svolta dunque per i contraffattori che si sono arricchiti sfornando finora copie quasi identiche all’originale in tutti i settori come calzature, pelletterie, accessori, e tanti altri prodotti anche alimentari che hanno fatto la fortuna di molti ma spesso hanno demeritato i prodotti originali. Contraffazioni che a volte è stato difficile distinguere, talmente perfetti da trarre in inganno anche i rivenditori più esperti.
E’ il caso di dire che questo sistema deve entrare subito in azione per garantire agli acquirenti di prodotti costosi la garanzia di originalità. A meno che qualche genio dei falsari non produca anche un sistema che eluda la veridicità del “Safe 79”.