La moda cambia ma cambiano anche i designer, e tante aziende come DKNY hanno inserito nel team giovani talenti che danno libero sfogo alla loro creatività conquistando il pubblico con strepitose novità. Ecco dunque che DNKY annuncia la nomina di due designer giovanissimi che finora sono stati solo stilisti e li promuove direttori creativi. I due giovani talenti si chiamano Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne, e hanno esercitato la loro professione già per Public School.
I due nuovi direttori provengono da New York, ma nel loro passato hanno già un curriculum di tutto rispetto, che dimostra come il talento si manifesta sin dalle prime espressioni: i due infatti hanno vinto nel 2014 il Cfda per il Menswear Designer of the Year, un premio speciale che ha riconosciuto ai due giovani qualità eccellenti. Inoltre, l’anno precedente i due talenti erano già stati segnalati nel Cda/Vogue Faschion Fund. A questo punto è stata cucita su misura la nomina di Hector Muelas a Chief Image Director, che altri non è che l’ex direttore globale marketing communications di Apple.
Il salto di carica ottenuto dai due stilisti ha un obiettivo: quello di creare una brand experience totale che deve essere il risultato di design, digital, marketing, architettura e i social. Donna Karan, che è fondatrice del marchio nel 1989, ha dichiarato con molta franchezza: “Vogliamo catturare lo spirito di New York, come nel suo Dna. Si apre un nuovo capitolo per DKNY”.
Il brand deve riflettere quello che la città in questo momento ha come slogan: guardare avanti, al futuro verso nuovi orizzonti, includendo e-commerce e piattaforma digitale. Muelas è stato incaricato di seguire tutto il rinnovamento e di mettere la sua esperienza al servizio del brand per un successo assicurato.
I nuovi direttori creativi Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne sono già operativi e a loro sono state affidate le prossime collezioni del brand. Si prevede una vera rivoluzione che piacerà molto al pubblico e sarà caratterizzata da tutti gli elementi tecnologici di cui oggi non si può fare a meno.