Protagonisti di questo progetto sono cinque trentenni: due di loro si chiamano Bianchi e tre Nardi. I cinque giovani hanno preso in mano l’azienda delle rispettive famiglie che produce borse dal 1946, realizzate con pellami pregiati e raffinati. I giovani Bianchi & Nardi hanno deciso di unire le anime della prima e seconda generazione, e dare vita ad un progetto innovativo e più ampio.
I cinque trentenni sono al timone dell’azienda da gennaio 2015 e hanno intenzione di ampliare il parco clienti lasciato dai genitori ma anche di rilanciare il brand in una visione moderna che attragga ancora tanto pubblico. La loro fusione ha dato vita a Bianchi e Nardi 1946, una splendida collezione di borse che si basa su materiali di alta qualità come il coccodrillo e il camoscio, entrambi di pregio anche se diversi al tocco.
La fusione del brand ha creato un ufficio stile, un art director internazionale e tutta la filiera si svolge nel raggio di 30 km, interamente made in Florence. I cinque giovani, che derivano da diversi percorsi formativi, si sono inseriti all’interno dell’azienda perfettamente e occupano un posto adatto alla loro preparazione.
Ad esempio Laura Nardi, laureata in ingegneria e un percorso di lavoro in multinazionale, è diventata il presidente; Gabriele Bianchi si è occupato di tutti i reparti e oggi è responsabile amministrativo; Andrea Nardi ha occupato anche il ruolo di magazziniere e ora è il referente nei pellami; Giulia Bianchi, avvocato, si occupa dell’ufficio legale e Alessandro Nardi invece si dedica alla produzione.
Laura Nardi ha detto: “La scelta di valorizzare il passato rende fieri i nostri genitori. Il fatto che ci abbiano lasciato il testimone relativamente presto è significativo; non sono spariti, ma ci osservano”. E il loro insegnamento è la migliore scuola che questi giovani possano avere, esperienza e tatto oltre che competenza.