Mary Quant si è spenta a 93 anni nel Surrey in Inghilterra, colei che ha inventato la minigonna, nata a Londra sogna fin da bambina di lavorare nel campo della moda, ma al diniego dei genitori di frequentare la scuola di design si iscrive a quella di disegno. Qui incontra suo marito con la quale collaborerà per lavorare poi a Chelsea.
Aprono insieme un negozio e un bazaar e collaborano con un fotografo, per farlo diventare il ritrovo di artisti ed intellettuali della new generation. Lei frequenta le scuole serali ed impara a cucire a modellare i cartamodelli dei negozi e così nel 1963 lancia la prima minigonna, molti gridano allo scandalo soprattutto i bigotti ma sarà un successo clamoroso.
Ma non finisce qui il suo operato continua lanciando le calze a righe, gli shorty gli abiti a sacchetto, la frangia corta con i capelli lunghi, i caschetti alla Raffaella Carrà, tutte sue idee. Gli anni ruggenti §essanta sono nel suo modo di vestire il “Chelsea look”, pura avanguardia, si rivolge ai giovani per permettergli di fare shopping in una maniera evoluzionistica.
Si legava alla musica di quel tempo la cosiddetta “Swinging London” che prese corpo in quegli anni, lontana dagli stereotipi, il suo lavoro andò avanti fino agli anni Novanta ma quella fu la decade d’oro. Se ufficialmente la prima su venduta nella boutique Bazaar di Chelsea nel 1963 è un anno prima che la geniale stilista inventò il modello che cambiò il mondo.
Cambiò anche la concept art, togliendo lo stereotipo che solo le magre potevano indossare una gonna sopra al ginocchio, da 6 giugno 2015 c’è la giornata internazionale della minigonna in segno di tutte quelle donne oppresse che nel mondo non possono dimostrare la loro femminilità, capo iconico oggi usatissimo soprattutto dalle star, ma anche dalle ragazze normali e persino vintage.