Xiaomi Mi Max 3: phablet contenuto nel prezzo, non nel display e nella batteria

Come confermato da indiscrezioni ufficiali, Xiaomi ha presentato il nuovo phablet di fascia medio alta, lo Xiaomi Mi Max 3 che, al netto delle specifiche, si distingue per diversi elementi configurati in chiave maxi: sarà il preludio del venturo Mi Max 3 Pro?

Xiaomi Mi Max 3: phablet contenuto nel prezzo, non nel display e nella batteria

Preceduto da una serie di indiscrezioni ufficiali (ad opera del presidente, Lin Bin, sul microblog cinese Weibo), Xiaomi ha organizzato un evento per la presentazione del suo nuovo phablet, lo Xiaomi Mi Max 3, il cui elemento peculiare è la presenza di diversi elementi – display e batteria su tutti – in chiave maxi.

Il corpo (176.15 × 87.4 × 7.99mm, per 221 grammi) dello Xiaomi Mi Max 3, esibito nelle nuance Dream Gold, Dream Blue e Meteorite Black, è realizzato interamente in metallo, tranne che per le bande curve in alto e in basso che – sintetizzate in policarbonato – agevolano le connettività di bordo: nello specifico, tale device annovera un Dual SIM ibrido, il Wi-Fi ac dual band con antenne MIMO, il Bluetooth 5.0 (A2DP), il 4G con VoLTE su ambedue le schedine, il GPS (con a-GPS, BDS, Glonass), un jack da 3.5 mm, un sensore a infrarossi, ed una porta micro USB di tipo C in grado di ricaricare rapidamente (Quick Charge 3.0 con il 71% in pressappoco un’ora) l’enorme batteria da 5.500 mAh (di per sé, idonea ad offrire un ascolto musicale per 233 ore, l’intrattenimento videoludico per 10 ore, e la riproduzione del video per 17).

Il frontale dello Xiaomi Mi Max 3 (successore del modello 2017), sotto il vetro curvo 2.5D, propone – per circa l’80% della sua superficie – un display LCD IPS da ben 6.9 pollici, con risoluzione FullHD+ (1.080 x 2.160 pixel grazie all’aspect ratio a 18:9), ottima densità d’immagine (350 PPI), contrasto (1500:1), e gamma cromatica (84% sulla scala NTSC). La selfiecamera, ubicata nella lunetta superiore, assieme ai sensori del caso (es. prossimità, grazie al quale il display si riattiva quando il device viene sollevato), assistita dal soft Flash LED, arriva ad 8 megapixel (pixel grandi 1,12 micron, focale da f/2.0), e garantisce anche un Face Unlock.

Quest’ultimo ben si abbina allo scanner per le impronte, posto sul retro, assieme alla doppia fotocamera principale: di questa, capace di girare i video in UHD 4k@30fps, il primo sensore (un Sony IMX363) è da 12 megapixel (con pixel grandi 1.4 micron, focale a f/1.9, messa a fuoco con doppio rilevamento di fase), mentre il secondo offre i suoi 5 megapixel al rilevamento della profondità. Ovviamente, non manca il ricorso all’intelligenza artificiale che, nello Xiaomi Mi Max 3, garantisce il riconoscimento di 206 scene, con relativi settaggi automatici in sede di scatto.

A corredo di tanto sfoggio multimediale opera una scheda grafica Adreno 509, mentre il processore – affidato a Qualcomm – è un otto core (1.8 GHz) Snapdragon 636 : le combinazioni mnemoniche sono due e prevedono un allestimento da 4 GB di RAM (LPDDR4x) + 64 GB (eMMC 5.1) di storage (espandibile), prezzato a 1.699 yuan (pressappoco 215 euro), ed uno da 6+128 GB, listato a 1.999 yuan (ovvero intorno ai 255 euro). Il sistema operativo, infine, è Android Oreo 8.1, celato dall’interfaccia proprietaria che, ferma all’edizione MIUI 9.5, sarà presto aggiornata alla MIUI 10.

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