Il CIVI 4 Pro appena presentato in Cina da Xiaomi sarà disponibile nei colori Soft Mist Pink, Breeze Blue, Spring Field Green e Starry Sky Black, che adotta il nuovo processo “Qi Color Gilte. La coverback è divisa in due sezioni, con quella di sinistra in vetro e quella di destra che è in pelle Kona (resistente a sporco e acqua); il telaio, invece, è in metallo. Lo spessore è di 7,45 mm (Spring Wild Green 7,75 mm), mentre il peso è di 179,3 grammi (Spring Wild Green 177.6g).
Lo schermo CSOT C8, con arrotondamento 2.7D su quattro bordi, è formato da un display OLED da 6,55 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), un frame rate di 120 Hz, e un touch sampling di 240 Hz. La luminosità manuale massima è 700 nit, quella di eccitazione globale 1400 nit, quella di picco parziale 3000 nit: la profondità colore è a 12-bit e non manca la dimmerazione PWM ad alta frequenza 2160 Hz. Lo scanner per le impronte digitali è sotto lo schermo.
Il modulo fotocamera circolare posteriore, con supporto per ritratti master, ospita 3 fotocamere. Il sensore principale da 50 MP, un po’ più piccolo (1/1.55) del Light Fusion 900 (OVX9000) utilizzato nello Xiaomi 14 Pro, è un Light Fusion 800 (OmniVision OV50E) già visto sul Redmi K70 Pro che annovera un’apertura di f/1.63, una lunghezza focale di 15-50 mm, una gamma dinamica di 13,2 stop di esposizione (EV), uno zoom ottico 2x e la stabilizzazione ottica. Ci sono poi un sensore ultra wide (100°) OmniVision OV13B10 (f/2.2) da 12 MP e un teleobiettivo Samsung S5KJN1 (f/1.98) da 50 MP. La collaborazione con Leica, tradottasi non solo in modalità, algoritmi e funzionalità speciali, prevede l’applicazione di obiettivi Summilux che garantiscono ottime foto in condizioni di scarsa illuminazione, utilizzando un tipo speciale di video per proprietà di riflessione uniche. Il sistema di fotografia computazionale denominato “Xiaomi Imaging Brain 3.0“, preso direttamente dallo Xiaomi 14 Ultra, garantisce che le immagini HDR acquisiscano un aspetto naturale, eliminando l’effetto innaturale spesso associato a questo tipo di foto. Grazie allo Xiaomi Imaging Brain 3.0, le luci e le ombre nelle immagini diventano più ricche e dettagliate, offrendo risultati visivamente sorprendenti e realistici.
Davanti, con un anello di luce soffusa, abbiamo un sensore principale da 32MP (Samsung S5K3D2, f/2.0, 78°) e un ultra grandangolo da 32MP (Samsung S5K3D2, f/ 2.4, 100°). Gli speaker sono stereo e c’è un motore lineare per le vibrazioni.
Sotto il cofano c’è, per la prima volta in uno smartphone, il chipset Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3, realizzato, secondo un processo produttivo a 4 nanometri, secondo lo schema 1+4+3, capace di 3.0 GHz di clock massimo, con GPU è Adreno 735. Tale chipset, che supporta diversi modelli AI tra cui Gemini Nano, Llama 2, supporta la RAM LPDDR5X e lo storage UFS 4.0, ma integra anche il sistema di connettività mobile Qualcomm FastConnect 7800, il modem Snapdragon X70 e il chip di miglioramento del segnale Xiaomi Pascal T1. Come raffreddamento del calore c’è una pompa fredda anulare da 4184 mm².
La batteria da 4700 mAh gode della ricarica rapida da 67 W che gli permette di recuperare il 100% in 40 minuti. I primi clienti ricevono gratuitamente una batteria esterna dalla capacità di 5000 mAh, che si presenta sotto forma di un elegante rossetto. Come connettività annoveriamo anche NFC e telecomando a infrarossi. Lato software viene accreditato il sistema operativo Xiaomi Pengpai. Come prezzi, la versione da 12+256 GB costa 2.999 yuan, quella da 12+512 GB viene 3.299 yuan, e quella da 16 GB+512 GB costa 3.599 yuan.