Vodafone: bloccata la pubblicità con Baby K perché ingannevole. L’accusa arriva da Iliad

Iliad e Fastweb fanno bloccare la pubblicità di Vodafone che vede al centro Baby K con il suo nuovo tormentone. Ad essere incriminati sono l'assenza dei costi aggiuntivi, dei costi di attivazione, e il fatto che i GB vengano scalati usando i link in Facebook.

Vodafone: bloccata la pubblicità con Baby K perché ingannevole. L’accusa arriva da Iliad

È ufficialmente stata dichiarata la guerra. Iliad e Vodafone si sfidano a colpi di denunce per pubblicità ingannevoli. Ad iniziare sono stati proprio i rivali Tim e Vodafone, ai danni di Iliad. La pubblicità di quest’ultima segnalava la copertura del 4G in tutta Italia, cosa ovviamente non vera, ed è stata bloccata qualche settimana fa. 

Vodafone oggi è stata ripagata con la stessa moneta. Da alcune settimane sta facendo il giro delle emittenti italiane la pubblicità che vede protagonista la rapper Baby K, con il suo nuovo brano “da zero a cento“, che è ufficialmente il tormentone dell’estate 2018. Proprio per quanto appena detto, la pubblicità sarà costata sicuramente un occhio della testa a Vodafone, e vedersi obbligati a stoppare lo spot può essere stato davvero un colpo al cuore per la società.

Vodafone, pubblicità con Baby K ingannevole: ecco il motivo

La pubblicità in questione risulta essere in contrasto con l’articolo 2 del codice di Autodisciplina, secondo quanto riportato sul sito dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Dell’intero spot, la parte ingannevole sarebbe il messaggio che riporta le seguenti parole: “Nasce Vodafone Unlimited – Giga illimitati sulle app che ami di più” – “social unlimited, chat unlimited, mappe unlimited, musica unlimited” – “Un’estate senza limiti sulla rete senza limiti“.

Secondo quanto riportato dal Giurì, non vengono mostrati i costi di attivazione, ed i costi extra,  e dunque non è effettivamente Unlimited, cioè illimitata. Il fatto che ci siano costi extra se viene superata la soglia dell’offerta, nonostante si parli di Vodafone Unlimited, non è piaciuta alle agenzie competenti. Non è solo questo il motivo del ban dello spot.

Nella pubblicità, viene spiegato che le applicazioni social non consumano i giga del traffico Internet: eppure, se scorrendo la timeline di Facebook, si clicca su un contenuto condiviso, nonostante si sta ancora dentro l’app, l’utente si vede scalare proprio quei GB che non dovrebbero essere conteggiati. Questo succede perché Vodafone considera la visualizzazione dei contenuti in oggetto al pari di una normale navigazione sul web.

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