Vivo X80 e Vivo X80 Pro: ufficiali i cameraphone premium con co-processore V1+

L'atteso evento di Vivo si è tenuto in Cina, col brand del gruppo BBK Electronics che ha colto l'occasione per alzare il sipario sulla sua declinazione del concetto di cameraphone esplicatasi nei "gemelli diversi" Vivo X80 e Vivo X80 Pro.

Vivo X80 e Vivo X80 Pro: ufficiali i cameraphone premium con co-processore V1+

Nel corso di un attesissimo evento, il brand cinese Vivo ha ufficializzato gli smartphone premium Vivo X80 e X80 Pro quali eredi della X70 Series (comprensiva anche dell’X70 Pro+) varata nel Settembre 2021. 

I nuovi Vivo X80 condividono diverse peculiarità, a cominciare dal design: frontalmente, palesano cornici praticamente invisibili ai lati e solo leggermente accennate in basso e in alto: ancora in alto, la soluzione per la selfiecamera risiede in un foro centrale nello schermo. Sul retro, è presente un’area leggermente in rilievo, ampia quasi quanto la larghezza del device, con un oblò laterale inclusivo di sensori fotografici. Dei due device, solo il Pro, però, ha la certificazione IP68. Sul piano dei colori e dei materiali, nei due Vivo X80 optando per la colorazione arancione, si ottiene un retro in ecopelle, mentre le colorazioni nera e turchese sfruttano rispettivamente il vetro AG fluorite e la ceramica.

Ambedue i Vivo X80 montano un display AMOLED E5 da 6.78 pollici. Nel modello base, si tratta di un pannello in FullHD+. con 120 Hz di refresh rate, 100% di copertura sullo spazio colore DCI-P3, e 1.500 nits di luminosità, con un sensore ottico sottostante standard per le impronte digitali mentre, nell’X80 Pro, il pannello fornito ancora da Samsung è un QHD+, di tipo LTPO 2, quindi con refresh rate variabile (da 1) sino a 120 Hz, con 1.000 Hz di touch sampling, supporto alla profondità colore a 10-bit e all’HDR, molto luminoso (1.500 nits di picco). Qui, il sensore per le impronte digitali è ultrasonico, con un’area più estesa, in modo da consentire il riconoscimento di due dita in contemporanea. 

La selfiecamera nel foro è da 32 megapixel, con un’apertura a f/2.5 e un’estensione del sensore a 1/2,8″. Sul retro, nel Vivo X80 la multicamera è tripla, con rivestimento T* Zeiss e stabilizzazione della linea dell’orizzonte in favore delle riprese video, e prevede un sensore principale da 50 megapixel (Sony IMX866 con matrice RGBW, esteso a 1/1.49″, con stabilizzazione ottica e apertura dell’obiettivo a f/1.75), uno ultragrandangolare da 12 megapixel (Sony IMX663, f/2.0), e un teleobiettivo (zoom ottico2x, digitale 20x) per i ritratti, da 12 megapixel (Sony IMX663, f/1.98, 1/2″, pixel da 1.22 micrometri, stabilizzazione OIS). 

Nel Vivo X80 Pro è presente posteriormente una quadcamera, con il rivestimento Zeiss T* su tutti i sensori e una funzione di panning che ricorda da vicino l’Action Pan dei rivali Pixel 6 di Google. A condurre l’array opera un sensore principale da 50 megapixel fornito da Samsung (ISOCELL 3.0 GNV da 1/1.3, preso dal Vivo X70 Pro Plus), stabilizzato otticamente e beneficiato dalle tecnologie Pixel Shift e Autofocus laser, con lente da f/1.57. Il sensore teleobiettivo (zoom ottico 2x, digitale 20x) per i ritratti (Sony IMX663, pixel da 1.22 micrometri, 1/2″, stabilizzazione OIS via microGimbal) ha un’apertura differente dal Vivo X80 base, ovvero da f/1.85. Anche l’ultragrandangolo è migliore, da 48 megapixel (Sony IMX598, dimensionato a 1/2.0″) e, in più, c’è un sensore che manca al modello base, ovvero il periscopico (zoom ottico 5x. digitale 60x) da 8 megapixel (f/3.4, stabilizzazione ottica). Sul versante audio, nella serie X80 sono presenti due speaker stereo e un chip Hi-Fi: ancora sul piano multi-sensoriale, non manca il motore lineare lungo l’asse X per le vibrazioni.

A livello elaborativo, il Vivo X80 è mosso dal processore octacore Mediatek Dimensity 9000, con le combinazioni di RAM (LPDDR5) e storage (UFS 3.1) che si sostanziano in 8+128 GB (3.699  yuan, 527 euro), 8+256 GB (3.999 yuan, 569 euro), 12 GB+256 GB (4.399 yuan, 626 euro) e 12+512 GB (4.899 yuan, 698 euro). 

Con massimo 12 GB di RAM e 512 GB di storage, il Vivo X80 Pro dispone di una variante Qualcomm, affidata al processore octacore Snapdragon 8 Gen 1 e di una Mediatek, in cui il processore a 4 nanometri è invece l’octacore Dimensity 9000: in questo caso, nel caso si opti per Qualcomm si avranno le combinazioni da 8+256 GB (5.499 yuan, 783 euro), 12+256 GB (5.999 yuan, 854 euro) e 12+512 GB (6.699 yuan, 954 euro). La versione Mediatek, invece, conserva solo le combinazioni da 12+256 e 12+512 GB (prezzate allo stesso modo delle variante Qualcomm).

In ambedue le varianti il raffreddamento è affidato a un sistema a vapor chamber a 27 strati e fa la sua comparsa il nuovo chip d’immagine (ISP) vivo V1+ (per migliorare gli scatti con poca luce, riduzione del rumore, funzione MEMC)

Capitolo energia. Il Vivo X80 ha una batteria da 4.500 mAh, caricabile rapidamente a 80W via cavo Type-C. Nel Vivo X80 Pro la batteria sale a 4.700 mAh e, oltre a conservare la ricarica rapida cablata (100% in 34 min, 50% in 11 min) a 80W, ha anche quella rapida wireless a 50W. Le restanti specifiche chiave dei due smartphone della Vivo X80 Series menzionano l’NFC, il 5G (standalone e non), il Wi-Fi 6, il Bluetooth 5.2 e, quanto a sistema operativo, l’interfaccia OriginOS Ocean applicata ad Android 12

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