Vivo presenta i cameraphone medio-gamma S12 Pro ed S12

Puntuale all'appuntamento, BBK Electronics si è guadagnata il suo giorno di popolarità, dopo settimane di indiscrezioni, alzando il sipario sulla coppia di smartphone medio-gamma Vivo S12 Pro e Vivo S12 base, con una particolare attenzione alla fotografia.

Vivo presenta i cameraphone medio-gamma S12 Pro ed S12

Vivo ha da sempre attenzionato i suoi utenti a livello fotografico con la serie di smartphone S, ed anche nelle scorse ore ha tenuto fede alle premesse (e alle promesse, fatte su Weibo), mettendo in campo due medio-gamma particolarmente “fissati” con l’imaging, rappresentati dai Vivo S12 Pro e Vivo S12, disponibili nelle colorazioni nero Shining Black, celeste Islet Blue, e oro Warm Gold (con effetto glitter ottenuto via fotocromia), animati da Android 11 sotto interfaccia Origin OS Ocean (con annessa Game BOOST Mode).

Vivo S12 Pro (159,46 x 73,27 × 7,36 mm, per 171 grammi) presenta un frontale con tacca superiore per la dual selfiecamera, da 50 (Samsung JNV, f/2.0) + 8 (ultragrandangolo da 105°, f/2.28): nella cornice alta sono nascosti, quasi agli estremi, due Flash LED di cui è possibile regolare la temperatura dell’illuminazione, da 3000 a 6000K. Nascosto lo scanner per le impronte digitali sotto la sua superficie, il display è un pannello AMOLED (by BOE) FullHD+ da 6.56 pollici, con 90 Hz di refresh rate, 240 Hz di touch sampling, 19.8:9 di aspect ratio, 1.300 nits di luminosità massima, supporto all’HDR10+ ed allo spazio colore DCI-P3

Dotato di bordi perimetrici leggermente curvi, il Vivo S12 Pro, sul retro a sinistra, leggermente in rilievo, propone un bumper squadrato con 3 anelli per una triplice fotocamera: quest’ultima si compone di un sensore principale da 108 megapixel (f/1.88), di uno ultragrandangolare (119°) da 8 megapixel (f/2.2), e di uno per le macro da 2 megapixel (f/2.4). Manca il mini-jack da 3.5 mm e per l’uscita audio ci affida alla porta microUSB Type-C.

Un processore a 6 nanometri, l’octacore (3.0 GHz) MediaTek Dimensity 1200-AI con GPU ARM G77 MC9, sfrutta una RAM LPDDR4x e uno storage UFS 3.1, nelle combinazioni da 8+256 (3.399 yuan, 472 euro) e 12+256 GB (3.699 yuan, 513 euro). Presente una batteria da 4.300 mAh, il device la carica rapidamente a 44W, non facendo mancare lo sprint energetico neanche al robusto e avanzato comparto connettività che, oltre al GPS (Glonass), vanta il Dual SIM 4G VoLTE, il 5G standalone e non, il Bluetooth 5.2, il Wi-Fi ac dual band e financo il modulo NFC per i pagamenti contactless.

Passando al modello base, il Vivo S12 conserva i colori, lo schema con “frangetta” per la dual selfiecamera, lo stesso escamotage per il selfie-flash, ed anche lo schema e le specifiche della fotocamera posteriore (sempre quindi da 108+8+2): la batteria rimane da 4.300 mAh con carica rapida a 44W, intonse risultano pure le connettività, mutuate dal fratello maggiore, ed il comparto elaborativo prevede nuovamente il MediaTek Dimensity 1200-AI con 8 o 12 GB di RAM LPDDR4x e 256 GB di storage UFS 3.1, nei set da 8+256 (2.799 yuan, 388 euro) e 12+256 GB ((2.999 yuan, 416 euro).

Cosa cambia dunque nel Vivo S12? È presto detto: il device, innanzitutto, ricorda gli iPhone, per la scelta di usare un elegantissimo perimetro totalmente piatto per i bordi. La selfiecamera duale, poi, scema di qualità, visto che il sensore ultragrandangolare (105°) da 8 megapixel (f/2.28), qui è affiancato da un sensore principale da 44 megapixel (f/2.0). Il display, sempre AMOLED e con scanner biometrico sottostante, ha un pannello FullHD+ da 6.44 pollici, con 20:9 di aspect ratio, 90 Hz di refresh rate, 180 Hz di frequenza di campionamento, supporto all’HDR10+, 98% di copertura sul color gamut NTSC.

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