Nel mentre imperversa il MWC 2023, Vivo ha annunciato la serie di smartphone V27 erede della V25 dello scorso anno: i modelli Vivo V27 base e Pro portano nella fascia media specifiche premium, anche a livello di funzionalità per fotocamere e imaging, mentre il modello Vivo V27e si pone un gradino sotto i due gemelli diversi, non foss’altro per le rinunce che conseguono al mancato supporto del 5G.
Partendo dalle specifiche, i Vivo V27 base e Pro misurano 164,1 x 74,8 x 7,4 mm per 180/182 grammi e sono cadenzati nelle colorazioni Noble Black, Magic Blue. Di base hanno una struttura in vetro a sandwich, con curvature 3D per lo schermo. Quest’ultimo è un pannello AMOLED in 20:9 da 6,78 pollici risoluto in FullHD+ (1080 x 2400 pixel), con 1,07 miliardi di colori, 1.300 nits di picco come luminosità, e 120 Hz di refresh rate.
Nel foro centrale dello schermo si cela la selfiecamera da 50 megapixel (f/2.5, autofocus, Flash Dual LED, autofocus, video in 4K@30fps): in basso nello schermo è nascosto lo scanner ottico per le impronte digitali. Dietro, come l’anno scorso, c’è un vetro Fluorite AG che cambia colore sotto la luce del Sole o i raggi UV. Il lucido lingotto, invece, ospita, in rilievo, tre sensori fotografici, con quello principale (Sony IMX766V a 1/1.56″) stabilizzato otticamente, da 50 megapixel (f/1.88), quello secondario ultra grandangolare (120°) da 8 megapixel (16 mm eq, f/2.2, 1/4″, 1.12µm), e quello per le macro da 2 megapixel (f/2.4). Tra le funzioni, a fornire ritratti naturali anche di notte, opera l’Aura Light Portrait System proprietario.
L’audio, Hi-RES a 24-bit/192kHz audio, conta su speaker e annovera un mini-jack da 3.5 mm. In ambedue i modelli c’è la RAM LPDDR5, da 8 o 12 GB, mentre lo storage, UFS 3.1 per elevate velocità di scrittura e lettura, è da 128 o 256 GB non espandibile. A energizzare l’insieme, che comprende anche le connettività (Dual SIM con 5G, GPS con Beidou, Galileo, Glonass, NavIC, Bluetooth 5.3 e Wi-Fi 6E), è una batteria da 4.600 mAh, che si carica rapidamente via FlashCharge da 66 W, raggiungendo il 43% in 15 min, il 72% in 32 min, e il 100% in meno di un’ora (a schermo spento).
Tra i due V27, base e Pro, cambia il chipset. Nel V27 c’è l’octacore (2.8 GHz, 4 nanometri) MediaTek Dimensity 7200, mentre nel V27 Pro c’è l’octacore (3.1 GHz, 4 nanometri) MediaTek Dimensity 8200. Il V27 parte da 32.999 rupie (circa 375euro), mentre il V27 Pro parte da 37.999 rupie (circa 430 euro).
Il Vivo V27e (7,7 mm di spessore), adatto per le regioni ove il 5G non è diffuso, ha un frontale con foro e scanner under-display che mette in risalto uno schermo piatto AMOLED da 6,62 pollici con 120 Hz di refresh rate. I bordi sono piatti. Il retro somiglia, anche per il Flash anulare, ai modelli più potenti, anche se la tripla fotocamera qui si staglia sui colori Glory Black e Lavender Purple ed è differente per conformazione: nello specifico ci sono due sensori da 2 megapixel, per macro e profondità e un sensore principale da 64 megapixel con stabilizzazione ottica. La fotocamera anteriore è da 32 megapixel.
Dai fratelli maggiori arriva anche la batteria da 4.600 mAh con carica rapida a 66W. Il chipset, però, per il 4G LTE è un octacore (2,2 GHz, 6 nanometri) MediaTek G99, che sfrutta 128 GB di storage e 8 GB di RAM espandibili virtualmente di altri 8, intervenendo sulle impostazioni. Come nei modelli più potenti, sopra Android 13 c’è l’interfaccia Funtouch OS 13. Il prezzo è di circa 250 euro.