Tutti pazzi per i device flessibili: Samsung, LG, Microsoft, e Nokia!

Negli ultimi tempi, sembra diventata decisamente una moda quella degli smartphone flessibili. Non esistono ancora, eppure tutti vogliono occuparsene: ecco le proposte di Samsung, ed LG, con le new entry Microsoft e Nokia.

Tutti pazzi per i device flessibili: Samsung, LG, Microsoft, e Nokia!

Ultimamente, sembra che tutte le grandi aziende tecnologiche siano prese dalla frenesia di realizzare un dispositivo flessibile/pieghevole. Dei tanti brevetti che Samsung ha depositato, nel corso del tempo, abbiamo più volte parlato, ma – a quanto pare – la casa di Seoul non è l’unica a pensare ad una cosa del genere. Oltre ad Apple, che di recente ha depositato il brevetto per dispositivi che si piegano, e possono venire agganciati agli indumenti, anche LG, Microsoft, e Nokia, sarebbero al lavoro su misteriosi smartphone flessibili.

L’idea di Samsung

Come noto Samsung sta lavorando alacremente sul suo smartphone pieghevole, nome in codice Galaxy X: il device in questione dovrebbe poter essere utilizzabile sia come telefono, con display da 5 pollici, che come tablet, con monitor da 7 pollici, magari in tandem con S-Pen ed S-keyboard. Il prodotto in questione dovrebbe vedere la sua comparsa tra la fine del 2017, ed il primo trimestre del 2018, visto che – già nel terzo trimestre del 2017 – secondo il “The Korea Herald”, Samsung dovrebbe sfornare i suoi primi 100 mila Galaxy X. 

Il progetto di LG

La rivale storica della Samsung, l’altrettanto coreana LG, certo non sta a guardare. Di recente, tale azienda ha registrato in patria il brevetto di uno smartphone flessibile molto interessante: visionando le immagini, e dando una scorsa alla documentazioni ad esse allegata, si può notare come il device, piegato, funzioni come smartphone con display da 5.5 pollici circa, mentre, “srotolato”, assumerebbe il form factor di un tablet da oltre 7 pollici, in grado di gestire ben 3 applicazioni affiancate in modalità panoramica (senza contare lo spazio, in basso, per la tastiera virtuale). Quello che – però – distingue questo brevetto da quelli in salsa Samsung è che il device mutaforma della LG sarebbe capace di una piega “progressiva” che, ad un certo livello e grado, consentirebbe di tenere sul davanti (e di lato) – per un rapido accesso – la fotocamera, il pulsante per l’alimentazione, e lo scanner biometrico. Non è noto quanto LG, attualmente impegnata sul suo prossimo top di gamma LG G6, presenterà questo device (se mai lo farà), ma una cosa è certa: potrebbe tentare di battere Samsung sul tempo.

La sorpresa Microsoft

Le vere sorprese, però, in tema di device flessibili, potrebbero venire da Microsoft e Nokia. Microsoft sembrava essersi ritirata dall’hardware mobile quando, non molto tempo fa, il CEO Satya Nadella ha precisato di essere al lavoro sul “dispositivo mobile definitivo”. Si pensava al più volte accennato Surface Phone che, grazie al brevetto scovato da MSPoweruser.com, potrebbe davvero essere il device mobile per tutte le stagioni. Secondo la documentazione rivenuta presso l’USPTO (Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica), Microsoft avrebbe presentato – nel 2014, a nome di Kabir Siddiqui (che si è occupato anche degli stand, e delle angolazioni supportate dai dispositivi Surface), il brevetto di un dispositivo flessibile 2-in-1. 

Nello specifico, si tratterebbe di un device che, piegato, risulterebbe essere uno smartphone, ma che – spiegato, grazie ad una cerniera flessibile – diventerebbe una sorta di mini-tablet, un po’ come nell’idea originaria del Microsoft Courier, un rivoluzionario prototipo del 2010 che, poi, Microsoft cassò, ad un passo dalla realizzazione in serie, perché troppo avanti per i tempi. Lo smartphone mutaforma di Microsoft, oggi, invece, sarebbe in lavorazione, e dovrebbe integrare il processore Qualcomm Snapdragon 835, e la forma completa di Windows, con conseguente supporto ai programmi x86

E quella di Nokia

Presso il medesimo ufficio per la tutela dei brevetti, però, anche Nokia avrebbe, di recente, depositato un brevetto inerente un device flessibile. Secondo la casa di Espoo, uno smartphone flessibile dovrebbe consentire di riportare in auge, anche in Occidente, il form factor a conchiglia (o clamshell): questo potrebbe avvenire grazie ad un display touch da 6 od 8 pollici, in grado di flettersi nel mezzo, così da chiudersi, e risultare protetto dalle due metà della scocca.

Chi arriverà prima in questa nuova ed entusiasmante sfida tecnologica?

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