Smartphone: sarà possibile analizzare la freschezza di alimenti, farmaci, e altro ancora

Con lo smartphone, si può vedere se un determinato alimento o farmaco sia fresco o prossimo alla scadenza. È molto utile per i prodotti che non presentano confezioni industriali.

Smartphone: sarà possibile analizzare la freschezza di alimenti, farmaci, e altro ancora

Può sembrare fantascienza, ma non è così: con lo smartphone nel giro di poco tempo sarà possibile misurare la freschezza degli alimenti su un bancone del supermercato, verificare la validità di un farmaco, e la composizione rispetto a ciò che è stato prescritto dal medico. Al momento, è già possibile tramite il codice a barre risalire alle calorie dell’alimento analizzato, oltre che gli ingredienti.

A promettere la possibilità di fare tutto ciò è Osram Opto Semiconductors, un’azienda famosa a livello mondiale nell’ambito delle illuminazioni. La tecnologia si baserebbe sullo spettro della luce ad infrarossi ottenuta con la tecnologia a LED. Stando a quanto riportato dalla società, è molto importante che, durante la scansione del tipo di prodotto, il telefono possa misurare tramite i suoi sensori la frequenza cardiaca e la pulsossimetria, ovvero la saturazione di ossigeno nel sangue.

Scansionare scadenza alimenti tramite smartphone

Quando con il telefono si scannerizza un alimento, ad esempio, lo spettrometro ad infrarossi inizia a cercare informazioni in un database nel cloud, dunque salvato su un server remoto, al cui interno sono contenute tutte le informazioni relative alle molecole. In questo modo, il telefono può mostrare, ad esempio, le quantità in percentuali di un determinato ingrediente, o anche vedere lo stato fisico e chimico delle molecole.

Si sfrutta il fatto che ogni molecola riflette luce ad una determinata lunghezza d’onda, e che lo spettrometro funziona come uno scanner per le impronte digitali. Una volta analizzati i vari ingredienti, il sistema può stimare la durata della conservazione e lo stato attuale. 

Per fare ciò, sono stati progettati dei componenti a LED che presentano dimensioni prossime al millimetro quadro di superficie. Il fatto che questi sensori occupino così poco spazio, apre le strade per l’installazione anche su dispositivi portatili come gli smartphone. Un dispositivo che presenta funzioni simili già esiste, e si chiama micro-spettrometro SCiO.

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