Nel corso di un evento appena conclusosi in India, Xiaomi ha annunciato la nuova line-up di smartphone di fascia medio-alta noti come Redmi Note 9 Pro e Redmi Note 9 Pro Max, accomunati da diverse specifiche, tra cui il rivestimento idrorepellente P2i (con sigillatura per pulsanti e fori), la protezione Gorilla Glass 5 estesa anche sul retro (fotocamere incluse), lo scanner per le impronte nascosto nel pulsante laterale di accensione, ed un impianto audio costituito da uno speaker mono e da un jack da 3.5 mm per le cuffie.
Lo Xiaomi Mi Note 9 Pro (166.9 x 76 x 8.8 mm, per 209 grammi, nelle nuance Aurora Blue, Interstellar Black, Glacier White, dal 17 Marzo) adotta, con aspetto panoramico a 20:9, un display LCD IPS da 6.67 pollici, risoluto in FullHD+ e dotato di un medio (60 Hz) refresh rate: la selfiecamera, da 16 megapixel, con abbellimenti via AI, è collocata in un forellino al centro del pannello visuale.
Voltato, lo Xiaomi Mi Note 9 Pro colloca centralmente un bumper rettangolare, concluso dal Flash LED, al cui interno sono situati i sensori della quadrupla fotocamera, da 48 (standard, Samsung ISOCELL GM2, f/1.79, pixel binning) + 8 (ultragrandangolo da 119°, f/2.2) + 5 (macro da 2 a 10 cm) + 2 (profondità, f/2.4) megapixel.
In termini di performance, la scelta dell’octacore (2.3 GHz) Snapdragon 720G accoppiato alla scheda grafica Adreno 618 consente di ottenere una certa fluidità operativa: i setting mnemonici, formati dal connubio di RAM (LPDDR4X) e storage (UFS 2.1) espandibile (+ 512 GB), sono due, ovvero da 4+64 GB (165 euro, o 12.999 rupie) e da 6+128 GB (202 euro, o 15.999 rupie).
Lato connettività, lo Xiaomi Mi Note 9 Pro, animato da Android 10 sotto interfaccia MIUI 11, prevede il Dual nanoSIM con 4G VoLTE, il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 5.0, ed il GPS (A-GPS, Glonass, NavIC) mentre è a una microUSB 2.0 che viene affidata la ricarica rapida, a 18W, della batteria da 5.020 mAh.
L’altro medio-gamma varato dal sotto-brand low cost di Xiaomi, Redmi, battezzato come Redmi Note 9 Pro Max (166.9 x 76 x 8.8 mm, per 209 grammi, nelle tonalità Aurora Blue, Glacier White, Interstellar Black, dal 25 Marzo) conserva lo stesso display del modello precedente, un 6.67 LCD IPS FullHD+ con foro centrale in cui, però, situa una più potente selfiecamera, da 32 megapixel. Immutato il comparto logico, tra processore e GPU, in questo caso è la RAM, da 6 e 8 GB, a crescere, dando vita alle configurazioni da 6+64 GB (4.999 rupie, o pressappoco 190 euro), 6+128 GB (circa 215 euro, o 16.999 rupie), e 8 +128 GB (intorno ai 240 euro, o 18.999 rupie).
Più celere nella ricarica rapida (a 33W, col 50% recuperato in mezzora) della batteria, ancora da 5.020 mAh, il Redmi Note 9 Pro Max “esagera” anche nella postcamera centrale: se i sensori secondari da 8, 5 e 2 megapixel rimangono immutati rispetto al Mote 9 Pro, il Max varia quello principale, qui da 64 megapixel (standard, Samsung GW1, f/1.89, dual pixel, foto in formato grezzo RAW, video 4K@30fps, Night mode migliorata).