Il brand cinese ZTE, non necessariamente focalizzato sempre sui top gamma stupefacenti in stile Axon, nelle scorse ore ha annunciato, partendo dal mercato australiano, il nuovo ZTE Optus X Tap 2 (149 dollari australiani, circa 96 euro), ovvero un Android phone di fascia davvero bassa.
Allestito nel colore nero, lo ZTE Optus X Tap 2 (163,7 × 75,8 × 9,1 mm, 192.2 grammi), esteticamente, sembra venir fuori da un’altra epoca: ha il notch a goccia davanti, con in basso un mento evidente: ha il bilanciere del volume e l’accensione a destra e, sul retro, presenta un totem verticale leggermente incavato a sinistra e, al centro, uno scanner per le impronte digitali, tramite un piccolo cerchietto (un po’ oblungo, per accogliere totalmente l’impronta) posto a portata di indice.
Con il beneficio di un mini-jack da 3.5 mm per l’audio, lo ZTE Optus X Tap 2 esibisce un display LCD IPS in formato 20:9, da 6.52 pollici, risoluto in HD+, quindi a 1600 x 720 pixel: la selfiecamera si ferma a 5 megapixel (e supporta il riconoscimento del volto) mentre, posteriormente, operano tre sensori per “immagini nitide e chiare a ogni scatto“. Quello principale è da 13 megapixel (video a 1080p @ 30fps), ed è affiancato da uno AI based a 2 megapixel per la profondità e da uno da 2 megapixel per le macro.
Il processore octacore (1.6 GHz) UNISOC SC9863A è messo in tandem con l’annessa GPU IMG8322, apprezzabile per la sua capacità di supportare gli abbellimenti in tempo reale ed anche la sostituzione dello sfondo: in termini di memorie, lo ZTE Optus X Tap 2 ha 3 GB di RAM e 32 GB di storage, espandibile via microSD (max 512 GB). Nell’ambito energetico, l’utente potrà contare su ben 5.000 milliampere, stipate nella batteria caricabile non rapidamente, a 10W, tramite la porticina microUSB classica.
L’array delle connettività dello ZTE Optus X Tap 2 prevede il Dual SIM 4G LTE con VoLTE, il GPS, il Bluetooth 4.2, il Wi-Fi n monobanda a 2.4 GHz con hotspot per fare da modem, e l’NFC per i pagamenti contactless: il sistema operativo è Android 11 in Go Edition.